Momenti di grande tensione nella notte tra domenica e lunedì, quando un giovane di 22 anni ha tentato di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto da un’altura del Monte Somma, nel Parco Nazionale del Vesuvio. Solo il pronto intervento dei carabinieri ha evitato la tragedia: i militari, con un’azione rapida e rischiosa, sono riusciti a mettere in salvo il ragazzo, trattenuto in extremis da alcuni testimoni presenti sul posto.
Il dramma nella notte
L’allarme è scattato pochi minuti prima dell’una, quando la centrale operativa dei carabinieri di Castello di Cisterna ha ricevuto una segnalazione di emergenza.
Una pattuglia del Nucleo Radiomobile, con il supporto dei colleghi della stazione di Somma Vesuviana, si è recata immediatamente in via Santa Maria delle Grazie, in una zona panoramica affacciata sul dirupo del Monte Somma.
Al loro arrivo, i militari si sono trovati davanti una scena drammatica: il 22enne penzolava nel vuoto, sorretto a fatica da alcune persone che avevano assistito al tentativo di scavalcare la rete di protezione. Bastava un solo movimento per precipitare nel burrone profondo oltre 400 metri.
Il salvataggio: oltre un’ora di paura e tensione
Per oltre un’ora si sono vissuti momenti di altissima tensione. I carabinieri del Radiomobile si sono avvicinati lentamente, parlando con il giovane e cercando di tranquillizzarlo.
Al momento opportuno, i militari lo hanno afferrato e trascinato oltre la recinzione, mettendolo in sicurezza tra gli applausi e la commozione delle persone presenti.
Il giovane, visibilmente scosso e infreddolito, è stato poi affidato ai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Torre del Greco. I medici lo hanno sedato per consentirgli di riposare e recuperare le forze.
Il precedente: lo stesso luogo di una tragedia nel 2022
Il punto da cui il ragazzo ha tentato di gettarsi è tristemente noto: due anni fa, dallo stesso dirupo, una studentessa universitaria perse la vita dopo essersi lanciata nel vuoto.
Da allora, l’area è protetta da una recinzione metallica, ma resta una delle zone più pericolose del Monte Somma per chi si avvicina troppo al ciglio.
Carabinieri eroici: “Hanno rischiato la vita per salvarne una”
Secondo quanto riferito dalle autorità, il 22enne attraversava un periodo di profonda difficoltà personale. Il salvataggio è stato possibile grazie al coraggio e alla prontezza dei militari dell’Arma, che non hanno esitato a superare la rete di protezione e calarsi lungo il pendio per raggiungerlo.
Sotto gli occhi di decine di testimoni, i carabinieri hanno compiuto un gesto che molti hanno definito “eroico”, mettendo a rischio la propria incolumità per salvare una vita.
Questa volta, grazie al loro intervento, la disperazione non ha avuto l’ultima parola.





