Marta morta nel dirupo, il compagno a processo

Si è aperto ieri mattina davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli il processo sulla morte di Marta Maria Ohryzko, la 32enne ucraina trovata cadavere il 13 luglio dello scorso anno in...

A cura di Redazione
28 novembre 2025 23:00
Marta morta nel dirupo, il compagno a processo -
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Si è aperto ieri mattina davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli il processo sulla morte di Marta Maria Ohryzko, la 32enne ucraina trovata cadavere il 13 luglio dello scorso anno in un dirupo a Vatoliere, sull’isola d’Ischia. L’udienza inaugurale dell’iter dibattimentale ha subito messo sotto la lente degli inquirenti e del tribunale un episodio chiave: le gravi ustioni riportate dalla vittima sulle braccia, di cui aveva parlato alla psichiatra presso cui era in cura.

Imputato il compagno della vittima

Sotto processo c’è Ilia Btrakov, 43 anni, cittadino russo e compagno di Marta, accusato di maltrattamenti e omicidio volontario pluriaggravato. Secondo l’ipotesi della Procura, coordinata dai sostituti procuratori Alfredo Gagliardi e Raffaello Falcone della sezione Fasce deboli, Marta sarebbe precipitata in un dirupo durante una lite, riportando la frattura di una caviglia. Qui sarebbe stata raggiunta dal partner che, secondo l’accusa, invece di prestarle soccorso l’avrebbe colpita con un pugno e poi causato l’asfissia meccanica tappandole bocca e naso.

L’imputato ha sempre negato le accuse: durante l’udienza di ieri, difeso dagli avvocati Rocco Maria Spina e Ciro Pilato, si è limitato ad assistere senza rilasciare dichiarazioni.

L’esame della psichiatra

Uno dei momenti più significativi dell’udienza è stato l’esame di una delle prime testimoni della pubblica accusa: la dottoressa che aveva seguito Marta per problemi legati alla dipendenza da alcol. La psichiatra ha fornito dettagli sulle condizioni fisiche e psicologiche della vittima, riferendo anche delle ustioni e dei segnali di disagio di cui Marta le aveva parlato durante le sedute.

Il dibattimento proseguirà nelle prossime udienze, con l’ascolto di ulteriori testimoni e approfondimenti sulle circostanze della tragica morte.

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