In ospedale per un mal di pancia, le scoprono un tumore raro
Una donna sottoposta a un intervento chirurgico urgente all’Ospedale Umberto I di Corato (Bari) dopo che un banale mal di pancia si è rivelato essere un raro tumore benigno del colon destro. La pazien...
Una donna sottoposta a un intervento chirurgico urgente all’Ospedale Umberto I di Corato (Bari) dopo che un banale mal di pancia si è rivelato essere un raro tumore benigno del colon destro. La paziente si era presentata al Pronto Soccorso con dolori addominali e stipsi, sintomi che inizialmente facevano pensare a disturbi digestivi comuni.
La diagnosi
Gli approfondimenti diagnostici, tra cui una Tac addominale e una colonscopia, hanno evidenziato una subocclusione intestinale causata da una massa tumorale di oltre 6 centimetri sviluppatasi nella parete del colon destro.
Grazie all’intervento tempestivo dell’équipe di Chirurgia Generale, diretta dal dottor Pasquale Cianci, la paziente è stata operata con successo.
L’intervento
L’intervento eseguito è un’Emicolectomia destra laparoscopica, tecnica mini-invasiva che consente di rimuovere il tumore riducendo il trauma operatorio. Il decorso post-operatorio è regolare e la paziente dimessa dopo dieci giorni, con il supporto del team di cardiologi e internisti dell’ospedale.
Le parole del dottor Cianci
«La diagnosi istologica, effettuata presso l’Istituto Oncologico di Bari, ha confermato un Lipoma sottomucoso maturo», spiega Cianci. «Si tratta di un tumore benigno, raro, che di norma non provoca sintomi se non quando raggiunge dimensioni importanti, come in questo caso. L’approccio laparoscopico ha ridotto tempi di recupero, complicanze postoperatorie e degenza complessiva».
Numeri e attività della Chirurgia Generale
L’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale Umberto I conferma un aumento sia in volume sia in qualità dell’attività chirurgica. Dal 1° gennaio 2025 sono eseguiti 418 interventi, di cui 102 in urgenza e 316 programmati. Gli interventi mini-invasivi laparoscopici sono stati 129, pari al 30,9% del totale, evidenziando l’adozione crescente di tecniche che riducono dolore, sanguinamento e tempi di recupero.