Il giallo sulla fine di Rocco: lo hanno visto scappare
Rimangono ancora numerosi interrogativi sulle ultime ore di Rocco Amato, il trentaduenne originario di Francolise trovato senza vita a Barcellona, dove si era recato per assistere a un concerto. La de...
Rimangono ancora numerosi interrogativi sulle ultime ore di Rocco Amato, il trentaduenne originario di Francolise trovato senza vita a Barcellona, dove si era recato per assistere a un concerto. La denuncia della sua scomparsa era stata presentata da amici e familiari domenica scorsa. Gli investigatori catalani, sulla base dei primi elementi raccolti, propendono per la pista dell’incidente, sebbene restino aspetti da chiarire.
Le immagini del video: la ricostruzione della dinamica
Alla famiglia è stato mostrato un filmato acquisito dalla polizia spagnola. Nel video si vede Rocco muoversi rapidamente in un parcheggio, con il telefono in mano. Il corpo è stato ritrovato ore dopo nello stesso complesso, ma a un livello inferiore rispetto al punto in cui era stato ripreso, dopo una caduta da un muretto alto circa dieci metri.
La zia, Rosanna Miraglia, appena rientrata da Barcellona, ha spiegato che il giovane camminava da solo e senza essere inseguito. Secondo il racconto dei familiari, il parapetto potrebbe essere risultato poco visibile o troppo basso rispetto alla sua statura, favorendo un possibile inciampo e la conseguente caduta nel piano sottostante del parcheggio.
Le indagini e l’ipotesi dell’incidente
La morte di Rocco risale alla giornata di domenica, proprio mentre sui social si moltiplicavano gli appelli per ritrovarlo. Aveva con sé documenti e zaino, circostanza che i parenti ritengono compatibile con l’ipotesi di un incidente. Il parcheggio, dotato di due accessi, viene spesso utilizzato come collegamento pedonale tra strade diverse, e Rocco potrebbe averlo già percorso in passato.
I familiari escludono un gesto volontario. Descrivono il giovane come una persona solare, progettuale, con il desiderio di tornare in California dove viveva da alcuni anni. Si trovava in Italia da qualche mese per completare le pratiche necessarie al rinnovo dei documenti per il rientro negli Stati Uniti.
Il telefono bloccato e il ritorno in Italia
Il cellulare del ragazzo, consegnato dalla polizia spagnola alla famiglia, potrebbe fornire ulteriori elementi utili a ricostruire gli ultimi spostamenti. Al momento il dispositivo è bloccato da un codice PIN non ancora recuperato.
Dopo aver svolto le pratiche necessarie e incontrato gli investigatori, la famiglia ha fatto ritorno in Italia. È stato nominato un legale nel nostro Paese, mentre non è stata ritenuta necessaria, al momento, una rappresentanza in Spagna. Eventuali decisioni ulteriori saranno prese dopo l’esito dell’autopsia e il rientro della salma, al momento ancora in attesa.
L’addio a Sant’Andrea del Pizzone
Il funerale sarà celebrato a Sant’Andrea del Pizzone, la frazione di Francolise dove vivono i genitori del giovane, Sandro e Alba. La tumulazione avverrà nel cimitero di Carinola, luogo al quale Rocco era profondamente legato.
Chi era Rocco Amato
Rocco Amato era conosciuto per il suo spirito viaggiatore e per la sua attività nel settore della musica elettronica. Molti amici, dall’infanzia fino alle esperienze vissute all’estero, lo ricordano come un ragazzo capace di creare legami e portare entusiasmo in ogni contesto. Sui social si era fatto conoscere con il soprannome “Capa tosta”, scelto come simbolo della sua personalità determinata.
Messaggi di cordoglio continuano ad arrivare da diverse parti del mondo, testimonianza di una rete di affetti costruita durante gli anni trascorsi tra Italia, Europa e Stati Uniti. Il suo futuro professionale e personale lo attendeva nuovamente oltreoceano, ma la sua vita si è tragicamente interrotta in un parcheggio di Barcellona, lasciando una comunità intera senza risposte definitive.