I furti sui treni italiani continuano a crescere e i criminali affinano metodi sempre più ingegnosi. Dagli stratagemmi basati sulle distrazioni dei passeggeri al vero e proprio lavoro di squadra, quella dei borseggiatori in viaggio è ormai una tecnica collaudata. Ne è rimasto vittima anche il deputato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, che in un recente viaggio da Brescia a Roma ha subito addirittura due sottrazioni di bagaglio. Un episodio che, secondo gli addetti ai lavori, non rappresenta affatto un caso isolato.

Il punto della Polizia ferroviaria

«Ci confrontiamo quotidianamente con un fenomeno criminale particolarmente odioso, che interessa stazioni, treni e perfino le aree esterne», afferma all’Adnkronos Nunzio Trabace, dirigente del secondo settore della Polizia ferroviaria della Lombardia.

Le attività di prevenzione e controllo sono costanti: «Effettuiamo arresti con regolarità, anche per episodi di rilevante gravità», precisa il dirigente, sottolineando come il fenomeno sia ormai radicato in tutto il Paese.

Dove agiscono e come scelgono le vittime

Trabace distingue due principali ambiti in cui operano i ladri:

Nelle stazioni, dove agiscono soprattutto borseggiatrici alla ricerca di passeggeri distratti: un portafogli parzialmente visibile, un telefono appoggiato su una valigia, chi è carico di bagagli e meno attento a ciò che accade intorno.

A bordo dei treni, dove invece si muovono spesso gruppi ben organizzati.

«Generalmente operano in tre o quattro, comunicando tra loro con auricolari o cellulari. Anche se non mancano i solitari», spiega Trabace.

La scelta della vittima non è casuale: nel mirino finiscono i bagagli più appariscenti, che fanno pensare a un contenuto di valore. Una volta individuato l’obiettivo, la dinamica del furto è precisa: due membri del gruppo presidiano le estremità del vagone per evitare interferenze, mentre gli altri due entrano in azione.

I trucchi più diffusi: monetine e richieste di informazioni

Tra i metodi più utilizzati rientra il cosiddetto “trucco delle monetine”: alcune monete vengono fatte cadere vicino al passeggero, che si distrae chinandosi per raccoglierle e in quell’istante uno dei complici sottrae borsa o zaino.

Molto frequenti anche le false richieste di indicazioni, che inducono la vittima a spostarsi o voltarsi, lasciando incustodito il bagaglio.

Quasi sempre l’azione si consuma in prossimità delle fermate, quando il treno sta entrando in stazione, così da agevolare la fuga immediata dei colpevoli sulla banchina.