Dobbiamo verificare l'oro che avete: e così fregano un anziano

Un nuovo tentativo di truffa ai danni di persone anziane è stato sventato a Valprato Soana, in provincia di Torino. Grazie alla prontezza della sorella e della nipote, un uomo di 77 anni è riuscito a...

A cura di Luca Vitale
30 novembre 2025 14:30
Dobbiamo verificare l'oro che avete: e così fregano un anziano -
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Un nuovo tentativo di truffa ai danni di persone anziane è stato sventato a Valprato Soana, in provincia di Torino. Grazie alla prontezza della sorella e della nipote, un uomo di 77 anni è riuscito a evitare di consegnare i propri beni a due presunti truffatori, poi arrestati dai Carabinieri.

Il raggiro telefonico: “Dobbiamo verificare il vostro oro”

La vicenda è avvenuta mercoledì 26 novembre. All’anziano arriva una telefonata sulla linea fissa: dall’altro capo del telefono, un finto operatore afferma che la sua auto sarebbe stata coinvolta in un furto di gioielli e che i militari avrebbero bisogno di “verificare l’oro presente in casa” per controllarne la provenienza.

L’obiettivo, come spesso accade in questo tipo di truffe, era indurre la vittima a raccogliere tutto il materiale prezioso e consegnarlo a un presunto incaricato.

La reazione della famiglia e la chiamata ai Carabinieri

La sorella dell’anziano, insospettita dal contenuto della telefonata, ha subito avvisato la figlia, che si è recata sul posto. Su suo suggerimento, la donna ha poi contattato direttamente la Caserma dei Carabinieri di Ronco Canavese per verificare l’autenticità della richiesta.

Accertata la truffa, i militari hanno predisposto un rapido servizio di appostamento, mantenendo il contatto sia con la vittima sia con gli autori della telefonata, in attesa dell’arrivo dei presunti incaricati al ritiro della busta contenente l’oro.

Gli arresti: due uomini fermati in flagranza

Poco dopo, due uomini — un 29enne e un 32enne, entrambi residenti nel napoletano — si sono presentati per ritirare il pacco con i preziosi. I Carabinieri li hanno fermati in flagranza di reato, interrompendo il tentativo di truffa prima che potessero impossessarsi dei beni.

Secondo gli investigatori, potrebbero aver agito con il supporto di altri complici. I due sono stati arrestati per tentata truffa aggravata in concorso e trasferiti alla Casa Circondariale di Ivrea.

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