È in arrivo un nuovo concorso pubblico rivolto ai piccoli Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti. Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato un avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse degli enti locali che intendono partecipare all’organizzazione di un concorso unico RIPAM finalizzato al potenziamento degli uffici comunali.
L’obiettivo è assumere personale a tempo pieno e indeterminato con competenze specifiche nella modernizzazione amministrativa e nella digitalizzazione dei servizi pubblici, ambiti prioritari nel percorso di innovazione della Pubblica Amministrazione.
Come funziona l’iniziativa
Con l’avviso del 10 novembre 2025, disponibile sul portale inPA, la Funzione Pubblica invita i piccoli Comuni a segnalare il proprio fabbisogno di personale. Le amministrazioni interessate potranno partecipare alla procedura che porterà all’indizione di un concorso unico gestito dalla Commissione RIPAM, con il supporto operativo di Formez PA.
La manifestazione di interesse deve essere trasmessa entro le ore 12:00 del 9 dicembre 2025. Una volta raccolte tutte le adesioni, il Dipartimento procederà alla ricognizione complessiva delle esigenze di personale e avvierà la procedura concorsuale.
Profili professionali previsti dal concorso
Il concorso unico servirà a reclutare funzionari con competenze nei seguenti ambiti:
area giuridica, area economica e contabile, area digitale, area tecnica (ingegneria e architettura)
Le figure selezionate saranno assunte tramite contratto di lavoro a tempo indeterminato e full time, con destinazione ai Comuni che avranno aderito all’iniziativa.
Requisiti richiesti ai candidati
Per accedere al concorso sarà necessario possedere almeno una laurea triennale, magistrale, specialistica oppure di vecchio ordinamento. Potrebbero essere richiesti ulteriori requisiti specifici in base al profilo professionale.
Oltre al titolo di studio, i candidati dovranno possedere i requisiti generali previsti dalla normativa sui concorsi pubblici.
Quali Comuni possono partecipare
L’avviso è rivolto:
ai Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti
ai Comuni istituiti tramite fusione tra enti, ciascuno con popolazione fino a 5.000 abitanti
agli enti che non abbiano già usufruito di finanziamenti per iniziative simili
Il limite demografico viene verificato sulla base del censimento ISTAT al 31 dicembre 2023.





