Per oltre vent’anni si è finto cieco totale per ottenere pensione di invalidità e indennità di accompagnamento, ma in realtà era soltanto ipovedente. Ora, lui e la moglie sono finiti agli arresti domiciliari.

Il provvedimento è stato eseguito dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata (Napoli), in attuazione di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura. I due coniugi di Castellammare di Stabia sono gravemente indiziati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di falso ideologico in atti pubblici, reati commessi inducendo in errore medici appartenenti a strutture sanitarie pubbliche.

Le indagini della Guardia di Finanza

Le investigazioni, condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno avuto origine da un precedente sequestro preventivo per equivalente di 124.794,05 euro, eseguito circa un anno fa nei confronti della stessa coppia.

Già allora, gli accertamenti avevano rivelato che l’uomo, pur dichiarandosi cieco assoluto, conduceva una vita perfettamente autonoma. Era in grado di muoversi senza alcun tipo di ausilio, orientarsi in spazi pubblici e affollati, e compiere azioni incompatibili con una condizione di cecità totale: prelevare denaro da uno sportello bancomat, ricevere e controllare il resto dopo un acquisto, o riporre con precisione le banconote nel portafogli.

Nuovi documenti falsi per mantenere lo status di invalido

Nonostante il sequestro dei beni, i due coniugi avrebbero tentato di confermare lo status di invalido civile dell’uomo, presentando all’INPS nuova documentazione medica falsificata.

Secondo quanto accertato, quei certificati – ritenuti attendibili in un primo momento – avevano escluso la necessità di ulteriori accertamenti diagnostici e confermato la presunta cecità assoluta. Tuttavia, dopo l’analisi di nuovi filmati, un dirigente dell’ASL Napoli 3 Sud e un medico oculista consulente della Procura hanno ritenuto che i comportamenti dell’uomo fossero del tutto incompatibili con la patologia dichiarata.

Le conseguenze giudiziarie

Alla luce degli elementi raccolti, il GIP ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi i coniugi. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità e per quantificare con precisione l’ammontare del danno economico provocato all’erario.