È finita con un arresto e una denuncia l’operazione dei carabinieri del Nucleo Operativo di Castellammare di Stabia nella serata del 29 ottobre.
I militari erano intervenuti per notificare a Vincenzo D’Alessandro, 22 anni, figlio del boss Luigi D’Alessandro dell’omonimo clan, la sospensione dell’affidamento al servizio sociale disposta dal Tribunale per i minorenni di Napoli.
Il provvedimento avrebbe comportato per il giovane il ritorno in carcere.

La fuga sui tetti e l’arresto

Alla vista delle pattuglie sotto casa, D’Alessandro ha tentato la fuga scappando sui tetti delle abitazioni vicine.
Dopo una breve corsa tra le terrazze, il giovane è precipitato ed è stato immediatamente bloccato dai carabinieri, che lo hanno tratto in arresto.

Il favoreggiamento e la denuncia

Durante le fasi dell’operazione, un ventenne presente in strada ha iniziato a urlare e attirare l’attenzione, presumibilmente per avvertire D’Alessandro dell’arrivo dei militari.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quel comportamento sarebbe stato un chiaro atto di favoreggiamento.

Il giovane – dipendente del Comune di Sant’Antonio Abate e membro dello staff del sindaco Ilaria Abagnale – è stato denunciato a piede libero.

La reazione del sindaco Abagnale

Il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha annunciato la revoca immediata dell’incarico al suo collaboratore.
«Ieri mattina non era in servizio e negli ultimi giorni si era spesso assentato – ha dichiarato il primo cittadino – ma mai avremmo potuto immaginare un suo coinvolgimento in una vicenda simile. Confidiamo che possa chiarire la sua posizione, ma l’amministrazione che guido non può tollerare comportamenti contrari ai principi di legalità».

Le indagini

I carabinieri di Castellammare di Stabia proseguono gli accertamenti per chiarire le circostanze della fuga e verificare eventuali ulteriori responsabilità.
Il nome di Vincenzo D’Alessandro, già noto alle forze dell’ordine, torna così al centro di un episodio che riaccende l’attenzione sulla rete di relazioni e complicità che ruota attorno al clan D’Alessandro, storicamente attivo nell’area stabiese.