Dal 2026 entrerà ufficialmente in vigore la Carta elettronica “Valore”, il nuovo strumento del Governo destinato ai giovani diplomati. L’iniziativa, che sostituirà la Carta Cultura e la Carta del Merito, nasce con l’obiettivo di favorire l’accesso dei ragazzi alla vita culturale e incentivare la crescita personale attraverso esperienze formative.
Un incentivo per avvicinare i giovani alla cultura
In un contesto economico complesso, il Governo ha scelto di puntare sull’educazione e sulla cultura come leve di inclusione e partecipazione.
La Carta Valore, prevista dalla Legge di Bilancio e gestita dal Ministero della Cultura, mira a rendere più semplice e uniforme l’erogazione dei bonus culturali, unificando i criteri di accesso e centralizzando la gestione su una piattaforma digitale.
Come funziona la Carta Valore
La nuova carta sarà personale e digitale, accreditata su una piattaforma elettronica dedicata.
Potranno beneficiarne i giovani che conseguiranno il diploma di scuola secondaria di secondo grado (o titolo equivalente) a partire dall’anno scolastico 2025/2026.
La richiesta potrà essere effettuata entro il compimento del 19° anno di età, e il credito assegnato — secondo le prime stime — sarà pari a circa 500 euro.
Cosa si potrà acquistare
Il bonus potrà essere utilizzato per spese culturali e formative, tra cui:
libri e testi scolastici;
biglietti per cinema, teatri, concerti e spettacoli;
ingressi a musei, monumenti e parchi archeologici;
corsi di musica, teatro e lingue straniere.
Il credito avrà validità annuale e dovrà essere speso entro la scadenza stabilita dal Ministero.
Controlli e sanzioni
L’utilizzo della Carta Valore sarà vincolato al rispetto delle finalità culturali del programma.
In caso di acquisti non conformi, la carta verrà revocata immediatamente e potrà essere applicata una sanzione fino a 50 volte l’importo irregolare speso.
L’obiettivo del Governo
Con la Carta Valore, l’esecutivo punta a riaccendere l’interesse dei giovani per la cultura, superando le distinzioni basate sull’ISEE familiare e concentrandosi sui meriti scolastici.
Dal 2027, la misura sarà pienamente operativa e andrà a sostituire definitivamente i precedenti bonus per i neodiplomati, semplificando le modalità di accesso e garantendo maggiore trasparenza nell’erogazione.





