Il nuovo Bonus da 700 euro rappresenta una misura di sostegno economico destinata alle famiglie con reddito annuo non superiore a 40.000 euro. L’obiettivo è rafforzare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare e favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, contrastando al tempo stesso il calo demografico che interessa l’Italia.
Aumento del bonus e nuovi importi
A partire dal 2026, l’incentivo sarà incrementato da 480 a 720 euro annui, con un aumento dell’importo mensile da 40 a 60 euro.
Nel 2025, invece, è prevista un’erogazione una tantum di 480 euro netti, corrispondenti a 40 euro al mese, che verranno accreditati in un’unica soluzione a dicembre.
La modalità di pagamento unico è stata scelta per semplificare la gestione amministrativa e ridurre i tempi di erogazione.
Chi può richiedere il bonus
Per accedere al Bonus da 700 euro, le lavoratrici devono rispettare determinati requisiti:
Avere almeno due figli a carico;
Disporre di un reddito annuo da lavoro non superiore a 40.000 euro;
Essere lavoratrici dipendenti o autonome, escluse le lavoratrici domestiche.
Il periodo di erogazione varia in base al numero di figli:
con due figli, il beneficio è riconosciuto fino al decimo anno di vita del più piccolo;
con tre o più figli, il limite si estende fino al diciottesimo anno di età.
Decontribuzione per madri con tre figli
Parallelamente al bonus, fino al 2026 resta attiva una misura di esonero contributivo rivolta alle madri con contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli.
L’agevolazione prevede un’esenzione dai contributi previdenziali fino a 3.000 euro annui. Tuttavia, non è possibile cumulare questa decontribuzione con il bonus mensile: la lavoratrice dovrà scegliere una delle due opzioni.
Domanda e modalità di accesso
Le istruzioni operative per la richiesta saranno pubblicate dall’INPS tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre 2025.
La domanda potrà essere presentata solo in modalità telematica tramite il portale INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS per l’autenticazione.
Per semplificare la gestione dei dati, l’INPS ha introdotto la piattaforma digitale “Utility esonero lavoratrici madri”, accessibile dal Portale delle Agevolazioni.
Tramite questa applicazione, le lavoratrici possono trasmettere i dati anagrafici e i codici fiscali dei figli, agevolando la comunicazione con i datori di lavoro nei casi in cui le informazioni non siano state inserite nei flussi UNIEMENS.
Il bonus è esente da imposte e non incide sull’ISEE, garantendo il pieno valore del contributo senza effetti fiscali o economici negativi.
Altri sostegni per le famiglie nel 2025
Oltre al Bonus da 700 euro, nel 2025 restano attive altre forme di aiuto per le famiglie con figli.
Bonus nuovi nati 2025
Si tratta di un contributo una tantum da 1.000 euro destinato a chi ha avuto o adottato un bambino nel corso dell’anno, con ISEE minorenni non superiore a 40.000 euro.
La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione, fino all’esaurimento dei fondi stanziati (pari a 330 milioni di euro per il 2025).
Assegno unico universale
Resta confermato anche l’Assegno unico universale, destinato alle famiglie con figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.
L’importo varia in base all’ISEE, al numero dei figli e alla presenza di eventuali disabilità, senza limiti di età per i figli disabili.
Un impegno per natalità e lavoro femminile
Con queste misure, il Governo punta a sostenere la natalità e favorire la permanenza delle madri nel mondo del lavoro, in un contesto in cui la crisi demografica continua a rappresentare una delle principali sfide sociali ed economiche del Paese.





