Camorra, sequestrati yacht a imprenditore
La Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto del Comando provinciale di Napoli, ha eseguito la confisca di due yacht di lusso, lunghi oltre dieci metri, appartenenti a una società campana ricondu...
La Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto del Comando provinciale di Napoli, ha eseguito la confisca di due yacht di lusso, lunghi oltre dieci metri, appartenenti a una società campana riconducibile — tramite una prestanome — a un affiliato al clan Aversano di Sant’Antimo.
Il valore complessivo delle due imbarcazioni supera i 500 mila euro. L’operazione rientra in un più ampio piano di contrasto ai patrimoni illeciti della criminalità organizzata.
Il legame con il clan e la condanna definitiva
Le indagini hanno portato alla luce la figura di Antimo Morlando, imprenditore edile già condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal metodo mafioso.
Morlando è attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Il provvedimento di confisca definitiva è stato emesso nel 2023 dalla Corte d’Appello di Napoli, a conclusione delle indagini svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna, che hanno documentato la presenza di interessi economici della camorra anche in Emilia-Romagna.
Un patrimonio illecito da oltre 100 milioni di euro
L’inchiesta ha portato, negli ultimi anni, alla confisca di beni per oltre 100 milioni di euro, tra immobili, quote societarie e veicoli di lusso. A questi si aggiungono oggi i due yacht, simbolo del lusso accumulato attraverso attività illecite e successivamente reinvestito in attività apparentemente legali.
La confisca rientra nel percorso di progressiva acquisizione dei beni al patrimonio dello Stato, con l’obiettivo di colpire la ricchezza dei clan e restituire valore alla collettività.