Scuole d’infanzia e asili nido comunali nel degrado per la mancanza di pulizie e servizi essenziali. È l’effetto dello stato di agitazione proclamato dai lavoratori della Napoli Servizi, la società partecipata del Comune di Napoli che si occupa, tra le altre cose, di pulizia, vigilanza e manutenzione degli edifici scolastici.

Da settimane, i bidelli e i custodi protestano per l’incertezza legata al rinnovo del contratto tra l’azienda e il Comune, con ripercussioni dirette sul regolare funzionamento delle scuole.

«La protesta dei lavoratori – spiega Agostino Anselmi, della Cisl Fp – ha avuto come conseguenza che in diverse scuole, dall’inizio dell’anno, non si effettuano adeguate pulizie. Ci sono anche problemi per apertura e chiusura dei plessi, compiti che spetterebbero ai custodi ma che spesso ricadono sulle insegnanti. I primi smontano alle 15.45, mentre le scuole chiudono alle 16».

Sindacati al Comune: “Serve un incontro urgente”

Le sigle Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno inviato una richiesta di incontro urgente a Palazzo San Giacomo per discutere della vertenza e dei disservizi in corso.

In un documento ufficiale, i sindacati si dicono «fortemente preoccupati per i numerosi disservizi che si stanno verificando nelle prime settimane dell’anno scolastico», sottolineando «le gravi ricadute economiche e organizzative sul personale scolastico comunale» e chiedendo soluzioni immediate per «garantire il regolare svolgimento delle attività educative e la tutela dei lavoratori coinvolti».

I motivi della protesta: il contratto di servizi in scadenza

Al centro della mobilitazione c’è il nuovo contratto di servizi tra il Comune di Napoli e Napoli Servizi, la cui scadenza è fissata al 24 novembre 2025.
I sindacati temono un depotenziamento della società e la perdita di quattro commesse fondamentali: Affissioni, Verde, Patrimonio e Welfare.

Le sigle Filcams Cgil, Fiadel, Ugl, Usb, Uap e SLL, in una nota diffusa il 3 ottobre, hanno denunciato il «grave ritardo del Comune nella presentazione del nuovo contratto», evidenziando come «l’incontro del 1° ottobre non abbia fornito alcuna garanzia di continuità operativa».

«La Proprietà – si legge nel comunicato – ha comunicato come unica certezza che non c’è alcuna possibilità tecnica per una nuova proroga del contratto. Questa situazione genera incertezza nei lavoratori e mette a rischio l’erogazione dei servizi essenziali per la città».

I sindacati chiedono quindi la presentazione di un piano industriale trasparente, con obiettivi chiari e misure concrete per assicurare la sostenibilità operativa e finanziaria della società partecipata.

L’appello dei lavoratori: “Non possiamo garantire i servizi”

In attesa di risposte dal Comune, la mobilitazione continua. I lavoratori di Napoli Servizi sottolineano come la mancanza di certezze sul contratto stia già compromettendo la qualità dei servizi nelle scuole, con aule sporche, disagi per bambini e genitori e carichi di lavoro insostenibili per il personale scolastico.

La situazione rischia di peggiorare nelle prossime settimane se non verranno trovate soluzioni immediate, mentre cresce la tensione tra i sindacati e l’amministrazione comunale.