Un tappo di bottiglia metallico incastrato nell’esofago per diversi giorni, ingerito accidentalmente e rimasto inosservato fino al ricovero in ospedale. È l’incredibile scoperta fatta dai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini della ASL Napoli 1 Centro, durante gli accertamenti su un uomo di mezza età, indicato come Marco (nome di fantasia per ragioni di privacy).

Dolore toracico e sospetto infarto: ma la causa era un corpo estraneo

Marco si è presentato in Pronto Soccorso lamentando un dolore toracico persistente e retrosternale, inizialmente compatibile con un disturbo cardiaco. Gli esami diagnostici eseguiti immediatamente — elettrocardiogramma ed enzimi cardiaci — sono però risultati negativi, escludendo un’origine ischemica.

Nonostante ciò, il dolore continuava a essere intenso e accompagnato da fastidio alla deglutizione e sensazione di corpo estraneo. I medici dell’Unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso, diretta da Emilio Bellinfante, hanno quindi deciso di procedere con una radiografia del torace per approfondire le cause.

La radiografia rivela il tappo di bottiglia

Dall’esame radiografico è emersa una massa radiopaca rotondeggiante a livello dell’esofago medio. Ciò che inizialmente sembrava un disturbo cardiaco si è rivelato un caso del tutto insolito: un tappo di bottiglia metallico incastrato nell’esofago.

Il paziente è stato immediatamente trasferito presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia, diretta da Alberto D’Agostino, per essere sottoposto a un intervento di esofagogastroduodenoscopia urgente, eseguito in sedazione profonda con intubazione.

L’intervento endoscopico e la rimozione del corpo estraneo

La procedura è condotta dal dottor Vittorio D’Onofrio, responsabile della Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia, con l’assistenza delle infermiere Rosaria e Silvana Sarnelli e dell’equipe medica e infermieristica di chirurgia.

All’esame endoscopico è individuato un tappo metallico con bordo a corona, incastrato a circa 28 centimetri dagli incisivi, con edema e iniziale ulcerazione della mucosa circostante.
La rimozione è eseguita con una pinza di presa tipo “rat-tooth” associata a un cappuccio protettivo montato sull’endoscopio, che ha consentito l’estrazione del corpo estraneo in un solo passaggio e senza danni alla parete esofagea.

Paziente fuori pericolo e dimesso in giornata

«Grazie all’approccio multidisciplinare dei medici del Presidio Ospedaliero dei Pellegrini e al tempestivo intervento endoscopico, il caso si è risolto positivamente», ha dichiarato la dottoressa Maria Corvino, direttrice sanitaria dell’ospedale.

Il tappo di bottiglia è rimosso senza complicanze, e il paziente ha potuto tornare a casa nella stessa giornata, con una risoluzione completa dei sintomi e senza traumi residui.