Dal 1° gennaio 2027 entrerà in vigore la Carta Valore 2027, il nuovo strumento digitale pensato per unificare e sostituire 18App, Carta della Cultura e Carta del Merito.
L’iniziativa, contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2026, punta a semplificare l’accesso ai bonus per la partecipazione culturale dei giovani, ma suscita già dibattito sui criteri di ammissione e sull’equità dei beneficiari.
Che cos’è la Carta Valore 2027
La Carta Valore 2027 sarà una carta elettronica o credito digitale destinata ai giovani che conseguiranno il diploma di istruzione secondaria superiore nel 2026, i quali potranno usufruire del bonus a partire dal 2027.
L’obiettivo principale è riordinare e uniformare i precedenti strumenti di sostegno alla cultura, creando una piattaforma unica con gestione interministeriale tra Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Economia.
Il credito sarà assegnato in modo automatico l’anno successivo al conseguimento del titolo, senza necessità di domanda da parte degli studenti.
Come funzionerà la Carta Valore 2027
L’agevolazione sarà destinata ai diplomati entro il diciannovesimo anno di età, a partire dai ragazzi che completeranno il ciclo scolastico nel 2026.
L’attivazione ufficiale è prevista per il 1° gennaio 2027, data dalla quale i beneficiari potranno iniziare a utilizzare il credito assegnato.
La dotazione finanziaria annua, secondo la bozza della Legge di Bilancio, ammonterà a circa 180 milioni di euro.
Cosa si potrà acquistare
La Carta Valore potrà essere utilizzata per spese e attività culturali, tra cui:
libri e prodotti editoriali;
biglietti per cinema, teatri, concerti e spettacoli dal vivo;
accessi a musei, mostre, aree archeologiche e istituzioni culturali;
corsi e iniziative coerenti con le finalità educative e artistiche del bonus.
Requisiti e differenze rispetto alle carte precedenti
Rispetto a 18App, alla Carta della Cultura e alla Carta del Merito, la Carta Valore 2027 introduce criteri più uniformi ma anche più rigidi:
il requisito anagrafico (diploma entro i 19 anni) diventa vincolante;
non sono previsti limiti ISEE né parametri legati al rendimento scolastico;
il beneficio è quindi universale, ma limitato ai diplomati nei tempi ordinari.
Queste scelte hanno suscitato perplessità: l’esclusione di chi termina gli studi più tardi o segue percorsi formativi non tradizionali rischia di generare disparità tra studenti.
Le critiche alla Carta Valore 2027
Le prime reazioni da parte di esperti e osservatori del settore culturale evidenziano alcune criticità:
criteri troppo selettivi sul piano anagrafico, che escludono chi ha un percorso scolastico irregolare o prolungato;
assenza di valutazione del reddito, che potrebbe favorire anche giovani con minori necessità economiche;
possibili squilibri territoriali, soprattutto per studenti di istituti tecnici e professionali non equiparati al diploma classico.
Inoltre, il passaggio alla nuova carta comporterà l’abrogazione delle precedenti misure, rendendo necessario un periodo di transizione regolato per evitare sovrapposizioni e garantire continuità nei pagamenti.
Impatto economico e prospettive operative
La Carta Valore 2027 si inserisce nella strategia del Governo di razionalizzare le spese per i bonus culturali e migliorare l’efficacia del sostegno pubblico.
L’impatto complessivo sarà valutato nei primi mesi di applicazione, anche in base al numero effettivo dei beneficiari e all’utilizzo dei fondi.
Gli operatori culturali, le scuole e le famiglie sono invitati a prepararsi per tempo all’adozione del nuovo sistema, che sarà gestito tramite piattaforme digitali ministeriali e richiederà adeguamenti informatici e amministrativi.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
La Legge di Bilancio 2026 definirà i dettagli operativi della Carta Valore 2027, tra cui:
importo esatto del credito;
modalità di utilizzo online e presso esercizi convenzionati;
tempi di attivazione della piattaforma unica.
Solo dopo l’approvazione definitiva sarà possibile conoscere l’entità effettiva del contributo e le modalità di erogazione.





