Un nuovo episodio di criminalità ha scosso Arzano, in provincia di Napoli. Nella notte, alcuni ladri incappucciati hanno sfondato con un piede di porco l’ingresso di una lavanderia self-service e portato via l’incasso. L’attività, gestita da una giovane mamma di 25 anni, è rimasta gravemente danneggiata.

La denuncia della titolare

La proprietaria, sconvolta dall’accaduto, ha raccontato la sua esperienza al deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha diffuso anche il video del colpo sui social. Queste le parole della donna:

«Ho subito un furto devastante che ha distrutto il mio sogno. Sono una mamma di 25 anni che lavora con impegno e costanza, rinunciando anche al tempo da dedicare a mio figlio di dieci mesi. Lavoro per pochi soldi e ora mi ritrovo con danni enormi. Siamo vittime di uno Stato che non riesce a gestire più nulla. Forse solo con l’unione del popolo potremo fermare questa deriva».

L’intervento di Borrelli

Il deputato dei Verdi ha commentato duramente l’episodio, sottolineando come la situazione di insicurezza sia ormai insostenibile per cittadini e commercianti:

«La disperazione di questa giovane mamma è la voce di un popolo intero, spaventato ed esasperato. La criminalità agisce indisturbata, con la certezza dell’impunità, a causa della mancanza di controlli sul territorio. Da anni si parla di potenziare le forze dell’ordine, ma la realtà è che mancano pattuglie, mancano uomini, e intere comunità restano senza protezione. Così i ladri ridono mentre la gente piange. È inaccettabile e non possiamo rassegnarci».

Un problema che colpisce le piccole attività

Il furto di Arzano non è un caso isolato. Episodi simili mettono spesso in ginocchio i piccoli imprenditori, che oltre alla perdita economica devono affrontare anche i danni materiali e psicologici. Il caso della lavanderia rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme su una criminalità locale sempre più spregiudicata.