Il ministero si mette di traverso, lo svincolo riapre senza ultimare i lavori
Il Ministero dei Trasporti ha bocciato l’ordinanza di Spn Spa, la società che gestisce l’autostrada Napoli–Salerno (A3), con la quale era stata prorogata fino al 6 dicembre 2025 la chiusura dello svin...
Il Ministero dei Trasporti ha bocciato l’ordinanza di Spn Spa, la società che gestisce l’autostrada Napoli–Salerno (A3), con la quale era stata prorogata fino al 6 dicembre 2025 la chiusura dello svincolo di via Galileo Ferraris.
La decisione è arrivata dopo la valutazione tecnica del dicastero guidato da Matteo Salvini, secondo cui le motivazioni della proroga «non erano esaustive» e avrebbero provocato «notevoli disagi e turbative alla circolazione autostradale e alla viabilità circostante».
Le reazioni
Il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone, aveva già criticato duramente la proroga, chiedendo un intervento delle istituzioni:
«Siamo molto soddisfatti della decisione del ministero», ha commentato.
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, aveva espresso forti perplessità sulla scelta di mantenere la chiusura fino a dicembre.
Cosa succede adesso
La Spn dovrà predisporre una nuova ordinanza, integrando le richieste avanzate dal Ministero. Non si esclude che lo svincolo possa essere riaperto parzialmente o che i lavori possano proseguire in orario notturno, riducendo così l’impatto sul traffico.
Perché lo svincolo è stato chiuso
Lo svincolo di via Galileo Ferraris è stato chiuso lo scorso 23 luglio 2025 per consentire lavori considerati necessari e indifferibili:
adeguamento ai carichi statici e variabili,
adeguamento sismico dell’Opera 26 (Tratto B – Viadotto San Giovanni).
Il tratto interessato dai cantieri va dal km 01+900 al km 02+300, in entrambe le direzioni. In pratica, è stato chiuso l’ingresso autostradale da Napoli Stazione (via G. Ferraris) con limitazione della carreggiata sud fino al pkm 02+400.
Impatti sul traffico
La chiusura, prevista inizialmente fino al 6 settembre, aveva già causato forti disagi alla circolazione con conseguenze pesanti soprattutto nella zona della stazione centrale e nelle direttrici di collegamento con il porto. La proroga fino a dicembre avrebbe aggravato ulteriormente la situazione, motivo per cui il Ministero ha deciso lo stop.