Settembre porta importanti novità per i pensionati italiani. A partire da lunedì 1° settembre 2025, l’Inps procederà con i pagamenti delle pensioni, ma non solo: questo mese arrivano anche i rimborsi Irpef legati al modello 730, le trattenute per recuperi indebiti e il debutto del nuovo Bonus Giorgetti, pensato per chi decide di rimandare il pensionamento.
Calendario pagamenti pensioni settembre 2025: poste e banca
Chi riceve la pensione tramite conto bancario, libretto postale o carta prepagata con Iban vedrà l’accredito direttamente il 1° settembre 2025.
Diversa la situazione per chi ritira in contanti presso gli uffici postali: per evitare assembramenti sarà applicata una turnazione alfabetica, dal 1° al 6 settembre.
Date ritiro in contanti (turnazione alfabetica)
A-B: lunedì 1° settembre
C-D: martedì 2 settembre
E-K: mercoledì 3 settembre
L-O: giovedì 4 settembre
P-R: venerdì 5 settembre
S-Z: sabato 6 settembre
Non sarà possibile ritirare in contanti importi superiori a 1.000 euro. Chi percepisce pensioni più alte dovrà comunicare all’Inps il proprio Iban per ricevere l’accredito diretto.
Pensioni settembre 2025: rimborsi Irpef e trattenute
Per chi ha presentato il modello 730/2025 entro il 30 giugno, indicando l’Inps come sostituto d’imposta, settembre sarà un mese positivo: nel cedolino comparirà il rimborso Irpef, accreditato direttamente insieme alla pensione.
Accanto ai rimborsi, continuano però le trattenute legate ai bonus straordinari da 200 e 150 euro erogati nel 2022 contro il caro energia. L’Inps ha infatti accertato che alcuni pensionati non avevano i requisiti per riceverli.
Per questo motivo è scattato un piano di recupero con rate mensili da 50 euro, fino a un massimo di 350 euro. Le trattenute, iniziate a luglio, proseguiranno anche a settembre fino all’estinzione del debito.
Il Bonus Giorgetti: incentivo per chi resta al lavoro
La novità più attesa riguarda i lavoratori che hanno già raggiunto i requisiti per la pensione, ma scelgono di rimanere in attività. Dal 2025 entra in vigore il Bonus Giorgetti, un incentivo che consente di non versare più la propria quota contributiva (9,19%) all’Inps, trasformandola in aumento diretto dello stipendio.
Requisiti: raggiungere entro il 31 dicembre 2025 i criteri per Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi) o per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne).
Vantaggio: incremento mensile dello stipendio netto.
Esempio: con una retribuzione lorda di 2.500 euro, il lavoratore potrà ricevere circa +300 euro in busta paga.
Questa misura rende più conveniente rinviare l’uscita dal lavoro, garantendo un beneficio economico immediato ai lavoratori che decidono di restare attivi.