Un pomeriggio di terrore ha scosso Forio d’Ischia sabato scorso, quando un uomo armato ha aperto il fuoco contro la sua ex moglie, la madre di lei e il nuovo compagno, provocando una strage. A sparare è stato Antonio Luongo, 69 anni, operatore ecologico in pensione residente a Napoli, quartiere Pianura, che non aveva mai accettato la fine del suo matrimonio avvenuta nel 2021.
La dinamica dell’agguato
Secondo le ricostruzioni, Luongo è partito da Napoli con una pistola Beretta detenuta illegalmente e con la matricola abrasa, caricata con 15 colpi. Dopo un primo tentativo fallito la mattina, nel pomeriggio è tornato in via Provinciale Panza e ha forato le gomme dell’auto della ex moglie Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, per costringerla a fermarsi.
Alle 18.30, quando la donna è uscita insieme alla madre, Zinoviya Knihnitska (63 anni) e al compagno Nunzio Russo Spena (48 anni, operaio di Pomigliano d’Arco), Luongo ha iniziato a sparare. La suocera e il compagno sono stati colpiti mortalmente sul colpo. Successivamente ha inseguito Lyudmyla in un vicolo vicino, esplodendo contro di lei sei proiettili che l’hanno ferita gravemente al petto, al collo e alle braccia. Convinto di aver compiuto la sua vendetta, l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso, togliendosi la vita poco dopo l’arrivo in ospedale.
Le vittime e la sopravvissuta
Zinoviya Knihnitska, 63 anni, residente a Forio d’Ischia.
Nunzio Russo Spena, 48 anni, originario di Pomigliano d’Arco.
Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, ex moglie dell’assalitore, è sopravvissuta. Trasferita d’urgenza all’ospedale Rizzoli e poi al Cardarelli di Napoli, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico.
I momenti di panico
La sparatoria si è consumata in pochi minuti, in un raggio di appena venti metri. Nella zona sono stati avvertiti numerosi spari, gettando nel panico residenti e passanti. I clienti di un bar vicino si sono barricati all’interno, mentre il traffico si è paralizzato. Sui social, le prime testimonianze e i video hanno iniziato a circolare subito dopo la tragedia.
Le indagini
Sul posto sono arrivati i carabinieri, il medico legale e il magistrato di turno. Oltre alle testimonianze dei residenti, che hanno visto l’uomo allontanarsi ancora con la pistola in mano, sono stati acquisiti i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona.