Camorra, il superlatitante stanato alla Vigilia nel suo bunker

Era nascosto in un bunker murato

A cura di Redazione
24 dicembre 2025 12:00
Camorra, il superlatitante stanato alla Vigilia nel suo bunker -
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È finita la latitanza di Ciro Andolfi, nato nel 1976, ricercato dal 2022 e inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia stilato dal Ministero dell’Interno. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli nel quartiere Barra, nella zona orientale del capoluogo campano.

Il blitz dei Carabinieri nel quartiere Barra

La cattura è avvenuta al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. All’operazione hanno preso parte numerosi militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, supportati da assetti operativi specializzati, impiegati per garantire la massima sicurezza durante il blitz.

Durante una perquisizione mirata, i Carabinieri hanno individuato Andolfi all’interno di un nascondiglio in muratura, realizzato appositamente all’interno di un appartamento. Un rifugio studiato nei minimi dettagli per eludere controlli e operazioni di polizia.

Le accuse: mafia, estorsione e corruzione

Ciro Andolfi deve scontare una pena residua di 8 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione. È stato condannato per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso e corruzione.

Secondo gli inquirenti, Andolfi è ritenuto esponente del clan camorristico “Andolfi-Cuccaro”, attivo soprattutto nell’area orientale di Napoli e con una forte influenza nel quartiere Barra.

Un duro colpo alla camorra nell’area orientale di Napoli

L’arresto rappresenta un importante successo investigativo nella lotta alla criminalità organizzata partenopea. La cattura di un latitante di alto profilo come Andolfi infligge un colpo significativo alle strutture del clan di riferimento e rafforza l’azione dello Stato contro la camorra sul territorio.

Le indagini proseguono per accertare eventuali fiancheggiatori che avrebbero favorito la latitanza dell’uomo negli ultimi anni.

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