Secondo l’ultima analisi dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), la spesa farmaceutica in Italia continua a crescere in modo preoccupante, generando forti pressioni sui bilanci delle Regioni. Il monitoraggio nazionale e regionale gennaio-dicembre 2024 rivela uno scostamento complessivo di circa 3,6 miliardi di euro nella spesa ospedaliera, pari a oltre l’11% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), superando nettamente il tetto di spesa programmato.

Spesa farmaceutica: Italia sopra i 23 miliardi di euro

Nel 2024, la spesa totale ha superato i 23,2 miliardi di euro. Nonostante un rallentamento negli acquisti diretti, il dato resta superiore alle stime, con differenze territoriali significative.

Lombardia: spesa pari al 9,18% del proprio Fondo Sanitario Regionale (FSR), il valore più basso in Italia.

Campania: spesa superiore al 12% del FSR, tra le Regioni più in difficoltà insieme a Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Abruzzo.

In Campania, il peso della spesa farmaceutica mette in particolare difficoltà la sanità napoletana e il resto del territorio regionale.

I fattori che spingono in alto la spesa

L’aumento è determinato da diversi elementi:

Trasferimento di farmaci innovativi dal fondo dedicato a quello degli acquisti diretti.

Incremento della spesa convenzionata, cioè i farmaci erogati in farmacia: +159 milioni di euro rispetto al 2023, con oltre 7 milioni di ricette aggiuntive.

Costo crescente delle terapie innovative, fondamentali ma spesso escluse dai tetti di spesa, con conseguente drenaggio di risorse da altri settori sanitari come assistenza e personale.

Il nodo dei farmaci innovativi e il payback

Il direttore scientifico dell’Aifa, Pierluigi Russo, ha evidenziato come il trend sia comune a tutti i Paesi avanzati e legato soprattutto ai costi elevati dei farmaci innovativi.

Il sistema del payback farmaceutico, che nel 2024 ha garantito al SSN circa 1,8 miliardi di euro, resta controverso: molte aziende del settore hanno infatti presentato ricorsi contro l’obbligo di restituzione delle somme eccedenti i tetti di spesa.

Secondo Russo, serve una riforma della governance farmaceutica per garantire maggiore sostenibilità al sistema sanitario nazionale.

Sanità italiana: un divario con l’Europa

Il Fondo Sanitario Nazionale cresce di circa 2 miliardi l’anno, ma la cifra appare insufficiente rispetto all’aumento della spesa farmaceutica.

Attualmente, la spesa sanitaria in Italia si attesta al 6,5% del PIL, una quota inferiore rispetto a quella sostenuta da molti altri Paesi dell’Unione Europea. Per questo, si moltiplicano gli appelli al governo per un rafforzamento dei finanziamenti destinati alla sanità pubblica.