Un automobilista invalido è stato aggredito brutalmente con una testata al volto dopo un tamponamento avvenuto sabato 2 agosto, poco dopo la mezzanotte, sul Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della Chiesa del Cenacolo, a Napoli. L’aggressione è avvenuta davanti alla moglie, alle due figlie e alla nipote minorenni della vittima. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri e segnalato pubblicamente dal deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra).

L’aggressione: “Ti do una testata”, e lo colpisce davvero
Secondo quanto ricostruito, l’uomo stava viaggiando con la famiglia in auto quando, a causa del traffico intenso, è finito tamponato da un altro veicolo. Dopo essere sceso per verificare i danni, il conducente dell’altra auto – un 30enne napoletano – è uscito dalla sua vettura, ma invece di collaborare alla constatazione, avrebbe minacciato verbalmente l’uomo: “Vuoi vedere che ti do una testata?”, per poi passare ai fatti e colpirlo al volto.

Ne è seguita una colluttazione, interrotta solo dall’intervento di due giovani che erano in auto con l’aggressore – presumibilmente suoi nipoti – i quali hanno anche fornito i documenti del veicolo.

Nuovo assalto mentre la vittima si allontana
La vittima è risalita in auto per allontanarsi, ma l’aggressore lo avrebbe raggiunto nuovamente colpendo la carrozzeria dell’auto a calci e pugni. L’automobilista è poi trasportato al Pronto Soccorso del CTO, dove ha ricevuto una prognosi di 10 giorni.

Borrelli (AVS): “Una violenza urbana fuori controllo”
Il parlamentare Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto la segnalazione dell’accaduto, ha condannato duramente l’episodio:

“Siamo di fronte a una violenza urbana ormai fuori controllo, con persone pronte ad aggredire anche per un banale tamponamento. Episodi del genere dimostrano quanto la società sia sempre più permeata da una cultura della sopraffazione. Mi auguro che l’aggressore, che secondo i primi riscontri appariva anche in stato di alterazione, sia identificato e messo in condizione di non poter più nuocere”.

La testimonianza della vittima: “Aggredito davanti alle mie figlie”
“È stato un momento di paura e impotenza, totalmente inaspettato – ha dichiarato l’uomo aggredito –. Un piccolo incidente stradale si è trasformato in un incubo. L’aggressore non si è fermato nemmeno davanti alla presenza di tre minorenni spaventate, né davanti a me che sono invalido. Questa assenza di controllo e rispetto sulle strade è inaccettabile. C’è sempre più gente che si mette alla guida in condizioni psico-fisiche che li rendono pericolosi per sé e per gli altri”.