Detenuto picchiato e sequestrato dai "compagni" di cella
Un detenuto del carcere di Regina Coeli ha denunciato di essere stato vittima di un vero e proprio sequestro a scopo di estorsione da parte di altri reclusi. L’uomo, che ha scelto di mantenere l’anoni...
Un detenuto del carcere di Regina Coeli ha denunciato di essere stato vittima di un vero e proprio sequestro a scopo di estorsione da parte di altri reclusi. L’uomo, che ha scelto di mantenere l’anonimato, ha raccontato alla polizia penitenziaria di essere stato picchiato, immobilizzato e costretto a rimanere legato al letto con delle lenzuola per oltre due giorni, dopo essersi rifiutato di nascondere un telefono cellulare.
La denuncia e l’apertura di un’inchiesta
La vicenda è ora al vaglio della Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo d’indagine a seguito della querela presentata dal detenuto. Nella denuncia si parla di estorsione, ma il pubblico ministero potrà valutare anche altre ipotesi di reato.
Secondo quanto riferito, l’episodio sarebbe avvenuto nella seconda metà di luglio scorso, quando l’uomo si trovava in carcere a seguito di una misura cautelare.
L’episodio: rifiuto di nascondere un cellulare
Il detenuto ha spiegato di aver ascoltato una conversazione su un imminente “lancio” di droga e cellulari dall’esterno verso il cortile del carcere. Poco dopo, un recluso di un’altra cella gli avrebbe chiesto di nascondere un telefono. Al suo rifiuto sarebbe scattata la violenza: pestaggi con calci e pugni e, successivamente, la reclusione forzata per oltre due giorni.
In parallelo, altri detenuti avrebbero anche tentato di estorcere denaro contattando la madre dell’uomo, senza però riuscirci.
Un fenomeno noto nelle carceri
La denuncia ha riportato l’attenzione sul fenomeno dei cellulari e della droga nelle carceri, un “business” che secondo gli investigatori accresce il potere di alcuni gruppi di detenuti all’interno degli istituti penitenziari.
Il denunciante oggi non si trova più a Regina Coeli, ma la sua testimonianza ha aperto uno squarcio su dinamiche interne spesso difficili da far emergere.