Mentre l’attenzione globale si concentra su crisi evidenti come il cambiamento climatico, il rischio pandemico e la possibilità di un conflitto nucleare – evento che, secondo la giornalista statunitense Annie Jacobsen, potrebbe cancellare l’attuale civiltà in poche ore – un’altra emergenza, più silenziosa ma altrettanto pericolosa, si fa strada: il calo della natalità.
La crisi demografica in cifre
Secondo gli economisti Dean Spears e Michael Geruso, autori del libro After the Spike: Population, Progress, and the Case for People, il tasso di fertilità globale è sceso da 2,72 (inizio anni 2000) a 2,25, il valore più basso mai registrato. Si tratta di un dato allarmante se si considera che il tasso di sostituzione – necessario a mantenere stabile la popolazione – è pari a 2,1.
Se la tendenza non dovesse invertirsi, il picco demografico mondiale (circa 10 miliardi di persone) sarà raggiunto entro la fine del secolo. Dopo di che, inizierà una rapida contrazione. Una simulazione teorica mostra che, con un tasso di fertilità pari a quello attuale degli Stati Uniti (1,6), la specie umana potrebbe estinguersi entro l’anno 2500.
Il caso Cina: nascite dimezzate in meno di dieci anni
Uno degli esempi più significativi è rappresentato dalla Cina. Dopo la fine della politica del figlio unico nel 2016, il numero di nascite è passato da 18,8 milioni a 9,54 milioni nel 2024. Il calo preoccupa il governo di Pechino, anche perché la popolazione in età lavorativa è in costante diminuzione. Nel 2023 la Cina ha inoltre perso il primato di paese più popoloso del mondo, superata dall’India.
Bonus natalità: la risposta del governo cinese
Per contrastare l’inverno demografico, la Cina ha introdotto un nuovo incentivo economico: un bonus annuale di 3.600 yuan (circa 430 euro) per ogni figlio di età inferiore ai tre anni. La misura non prevede limiti di reddito e sarà attiva a partire dalla seconda metà del 2025, con un investimento previsto di circa 117 miliardi di yuan (14 miliardi di euro).
Uno scenario globale da monitorare
Oggi la popolazione cinese si attesta intorno a 1,4 miliardi di abitanti, ma le previsioni delle Nazioni Unite indicano un possibile calo fino a 1,3 miliardi entro il 2050, con alcune stime che suggeriscono una discesa addirittura sotto gli 800 milioni. Nello stesso arco di tempo, circa 300 milioni di lavoratori cinesi raggiungeranno l’età pensionabile.