Si è tenuta oggi a Lourdes una conferenza stampa straordinaria indetta dalla Commissione Medica Internazionale, incaricata di esaminare un caso clinico definito “inspiegabile” dal punto di vista scientifico. Protagonista è Antonia Lofiego, 67 anni, volontaria italiana dell’Unitalsi, originaria di Raco. La donna è stata affetta da sclerosi laterale primaria (PLS), una forma rara e progressiva di malattia neurodegenerativa.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Auxologico Italiano, coinvolto nella valutazione scientifica del caso, la signora Lofiego — già costretta sulla sedia a rotelle — avrebbe mostrato un improvviso e duraturo miglioramento clinico in seguito a una visita al Santuario di Lourdes, durante la quale si è immersa nelle acque ritenute miracolose dalla tradizione religiosa.

Al ritorno a casa, la donna ha riferito di essersi sentita subito meglio, fino a riprendere la capacità di camminare. Il miglioramento è stato talmente repentino da lasciare incredulo il marito, che avrebbe perso i sensi per lo shock emotivo.

Il parere della scienza
Il caso è stato sottoposto a valutazione medica approfondita, sotto la supervisione di Vincenzo Silani, neurologo di fama internazionale e direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Auxologico IRCCS. Il professor Silani, uno dei massimi esperti mondiali di SLA e patologie correlate, ha partecipato alla Commissione di Lourdes per lo studio clinico del caso.

L’Auxologico sottolinea che, sebbene in passato siano documentati casi di remissione spontanea da patologie oncologiche, questa rappresenterebbe la prima remissione inspiegabile accertata per una malattia neurodegenerativa, come la PLS.

Il 72° caso ufficialmente riconosciuto
Con questo episodio, sale a 72 il numero di guarigioni riconosciute come “scientificamente inspiegabili” a Lourdes. Il processo di validazione è lungo e rigoroso, con esami clinici ripetuti e confronto tra specialisti, requisito indispensabile prima che la Chiesa possa eventualmente dichiarare la guarigione come “miracolosa”.

Il quotidiano francese Le Figaro ha dato ampio spazio alla vicenda, titolando: “Quando la medicina si inchina davanti al miracolo”. Il giornale evidenzia come, in alcuni rari casi, la scienza debba riconoscere i propri limiti quando nessuna spiegazione biologica può giustificare una remissione.