I lavoratori degli stabilimenti Leonardo di Pomigliano d’Arco e Nola hanno incrociato le braccia per due ore, chiedendo all’azienda un piano industriale chiaro e vincolante che assicuri prospettive occupazionali concrete e durature.
«Non accetteremo alcun depotenziamento produttivo del sito di Pomigliano – ha dichiarato Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania e di Napoli –. Continueremo a pretendere da Leonardo un piano industriale solido e specifico per il territorio».
Le istituzioni al fianco dei lavoratori
A sostegno delle richieste sindacali è intervenuta anche Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, che ha ribadito l’urgenza di un impegno chiaro da parte dell’azienda:
«La richiesta di un piano industriale concreto, che garantisca stabilità occupazionale e sviluppo, è del tutto legittima. Leonardo deve dimostrare con i fatti di considerare strategici i poli industriali di Pomigliano e Nola, valorizzando le competenze di lavoratori altamente qualificati».
Ciarambino ha citato la commessa internazionale da parte dell’Algeria per 16 ATR, prodotta in parte proprio nei siti campani, come testimonianza del valore delle professionalità locali. Tuttavia, ha sottolineato che «un segnale positivo non basta: occorre una visione strategica a lungo termine e un impegno formale da parte dell’azienda».
Attesa per l’incontro sindacale
I sindacati e i lavoratori attendono con particolare attenzione la riunione prevista per mercoledì, in cui Leonardo dovrà presentare le sue intenzioni riguardo al futuro dei due stabilimenti. Il timore è che si possa andare verso un ridimensionamento industriale, che metterebbe a rischio posti di lavoro e capacità produttiva.
«Il comparto aerospaziale campano è strategico per l’intero sistema produttivo nazionale – ha concluso Ciarambino –. Leonardo deve aprire un confronto trasparente con le organizzazioni sindacali, mentre le istituzioni del territorio devono farsi trovare pronte a contrastare qualsiasi ipotesi di disimpegno aziendale».