Una figura decisamente singolare si staglia sullo sfondo dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto l’amministrazione comunale di Sorrento. Si tratta di Raffaele Guida, noto come “Lello il sensitivo”, ritenuto dagli inquirenti una delle pedine chiave del cosiddetto “Sistema Sorrento”, gestito – secondo le accuse – insieme all’ex sindaco Massimo Coppola.
Il “vicesindaco” senza incarico formale
Secondo quanto riportato dal procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, Guida si sarebbe presentato pubblicamente come vicesindaco, pur non avendo mai ricevuto una nomina ufficiale. Sarebbe stato delegato informalmente dallo stesso sindaco “in virtù di un’autoinvestitura astrale”, sottolinea ironicamente il giudice per le indagini preliminari. A questa “investitura cosmica” – aggiunge Fragliasso – si sarebbe affiancata una delega implicita da parte di Coppola, che avrebbe affidato a Guida un ruolo attivo nelle interlocuzioni con imprenditori e soggetti economici legati al Comune.
Intercettazioni e rapporti illeciti
Dalle intercettazioni telefoniche emerge un rapporto stretto e fiduciario tra Guida e Coppola, che si chiamavano reciprocamente “fratello”. Il sindaco, oggi indagato, lo avrebbe incaricato di trasmettere la propria volontà politica agli imprenditori, anche nell’ambito di richieste economiche illecite connesse agli affidamenti pubblici.
Secondo la ricostruzione della Procura, Guida – pur essendo del tutto estraneo alla struttura comunale – avrebbe avuto un’influenza rilevante sulle scelte amministrative, operando di fatto come un delegato ombra del sindaco, con finalità illecite.
La difesa: “Solo un sensitivo di fiducia”
A respingere ogni accusa è l’avvocato Valerio Alfonso Stravino, difensore di Guida, che in una nota sottolinea come il rapporto con Coppola fosse di natura personale e confidenziale, derivante dalla sua attività di sensitivo. “Non vi è alcun elemento – afferma il legale – che provi una partecipazione diretta ad attività corruttive o appalti irregolari”.
Sul fronte patrimoniale, il legale chiarisce che il denaro sequestrato a Guida proviene da attività imprenditoriali lecite, svolte in Italia e all’estero, in ambiti come ristorazione, media e servizi esoterici. Nei prossimi giorni sarà incaricato un consulente tecnico per la ricostruzione del patrimonio, al fine di provare l’origine legittima delle somme sequestrate.
Verso il Riesame
Il legale di Guida ha già annunciato l’impugnazione del provvedimento restrittivo davanti al Tribunale del Riesame di Napoli, dove si giocherà una partita decisiva per il futuro processuale dell’indagato.





