Si intrecciano misticismo e presunti affari illeciti nell’inchiesta sugli appalti truccati che ha portato all’arresto dell’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e di Raffaele Guida, noto come “Lello il sensitivo”. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Torre del Greco, Guida avrebbe avuto un’influenza determinante su Coppola, tanto da essere interpellato anche per “leggere le carte” e fornire pareri attraverso i suoi presunti “poteri”.

I due sono finiti in carcere con l’accusa di essere al centro di un sistema di irregolarità nell’assegnazione degli appalti pubblici a Sorrento. Entrambi sono destinatari di 14 capi di imputazione e si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo.

Il ruolo del “sensitivo”
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’ex sindaco avrebbe fatto ricorso con frequenza ai “servizi” del sensitivo, fin dai tempi dell’università, frequentando la casa di Guida a Santa Maria a Vico, nel Casertano. La relazione tra i due, secondo gli investigatori, si sarebbe poi evoluta in una collaborazione più stretta e influente negli anni della gestione amministrativa, con Guida che agiva da intermediario e fiduciario nei rapporti tra Coppola e alcuni imprenditori.

Gli altri indagati
Oltre a Coppola e Guida, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche altri quattro indagati:

Luigi Todisco (difeso dall’avv. Gennaro Somma);

Aniello Vanacore, 32 anni;

Aniello Vanacore, 43 anni (entrambi difesi dall’avv. Francesco Cappiello).

I due Vanacore e Todisco sono rappresentanti di società coinvolte nelle assegnazioni degli appalti. Per tutti, il gip ha disposto misure cautelari in carcere. Uno degli indagati, a differenza degli altri detenuti a Poggioreale, è stato trasferito in un istituto di pena in Lombardia.

Il prosieguo dell’inchiesta
Gli indagati ora si preparano ad affrontare il ricorso al Tribunale del Riesame. Per la giornata di domani sono previsti nuovi interrogatori per altri soggetti coinvolti. L’inchiesta, ancora in corso, potrebbe portare a ulteriori sviluppi.