A meno di un anno dai primi episodi, la Caffetteria Lucale di Frattaminore (NA) è stata presa nuovamente di mira da quella che sembra essere la stessa banda criminale. Si tratta del terzo furto con modalità identiche: stessi orari, stessa tecnica, stessa impunità.

Il nuovo colpo è avvenuto nel cuore della notte. A denunciarlo è la titolare del locale, che ha fornito immagini e video al deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra), documentando l’intera azione. Nei filmati si vedono i ladri arrivare in auto, sfondare la vetrina a colpi di mazzola e introdursi nel locale per razziare quanto più possibile in pochi minuti.

Il racconto: «In due minuti ci hanno portato via mesi di sacrifici»
«Era ottobre quando hanno tentato due volte di entrare in meno di dieci giorni. Ora, prima ancora che sia passato un anno, sono tornati», racconta la titolare con amarezza. «In due minuti ci hanno portato via tutto: sacrifici, lavoro, sonno. La banda è sempre la stessa, si muove liberamente e cambia targa alle auto rubate. La notte successiva hanno colpito un altro bar. Non c’è controllo, non c’è tutela. Siamo stanchi. Vogliamo sicurezza, non solo tasse.»

Una testimonianza che denuncia non solo i danni economici, ma anche l’estrema fragilità del tessuto sociale e la solitudine degli esercenti locali, sempre più esposti alla microcriminalità.

La denuncia politica: «Servono agenti e controlli, lo Stato dia una risposta»
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, insieme ad Agostino Galiero, coportavoce provinciale di Europa Verde. «Le immagini confermano un dato inquietante: bande organizzate agiscono con totale percezione di impunità, colpendo con la stessa auto, negli stessi orari e nelle stesse zone. È inaccettabile. Serve un controllo del territorio più capillare e una risposta forte e concreta dallo Stato.»

I due esponenti politici hanno anche annunciato di aver segnalato il caso alle forze dell’ordine competenti e chiesto l’apertura di un tavolo urgente sulla sicurezza, con particolare attenzione alle aree del nord della provincia di Napoli, storicamente penalizzate da una carenza cronica di agenti, pattuglie e presidi territoriali.