La gestione di una partita IVA comporta una serie di obblighi, ma anche la possibilità di accedere a misure di sostegno economico pensate per i lavoratori autonomi. Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha confermato e in alcuni casi aggiornato diversi incentivi e bonus destinati a sostenere le partite IVA sia nella fase di crescita professionale sia nei momenti di difficoltà.

Misure generali di sostegno
Sebbene non siano destinate esclusivamente ai titolari di partita IVA, anche nel 2025 restano operative due misure generali utili in situazioni di disagio economico:

Assegno di Inclusione, rivolto ai nuclei familiari con specifici requisiti reddituali e patrimoniali;

Supporto Formazione e Lavoro, utile per chi ha perso la propria occupazione e intende riqualificarsi professionalmente.

Entrambe possono essere richieste anche dai lavoratori autonomi, purché in possesso dei requisiti previsti.

ISCRO 2025: la “cassa integrazione” per le partite IVA
Tra le misure specificamente dedicate agli autonomi, un ruolo centrale è svolto dall’ISCRO, ossia l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa. Introdotta in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2021, è stata confermata anche per il 2025.

Si tratta di un’indennità erogata dall’INPS nei casi in cui il lavoratore autonomo subisca una significativa riduzione del fatturato.

Come funziona l’ISCRO
L’indennità ha una durata massima di sei mesi.

L’importo mensile è pari al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo percepiti nei due anni precedenti all’anno prima della domanda.

Per il 2025, l’importo varia da 252 euro (minimo) a 806,40 euro (massimo) al mese.

Requisiti per accedere all’ISCRO
Per poter beneficiare del sussidio, è necessario rispettare contemporaneamente i seguenti criteri:

La partita IVA deve essere attiva da almeno tre anni per l’attività oggetto di iscrizione alla gestione separata INPS.

Il richiedente deve essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori.

Non deve percepire pensioni dirette né Assegno di Inclusione durante il periodo di erogazione.

Non deve risultare iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Il reddito da lavoro autonomo dell’anno precedente deve essere inferiore a 12.648 euro.

Occorre aver registrato una riduzione del reddito pari almeno al 70% rispetto alla media dei ricavi nei due anni precedenti.

Inoltre, è fondamentale aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate nei tre anni precedenti la richiesta: in mancanza, la domanda viene automaticamente respinta.

Come fare domanda
La domanda per l’ISCRO va inoltrata entro il 31 ottobre di ogni anno, esclusivamente online, attraverso il sito ufficiale dell’INPS.

Per accedere al servizio è necessario autenticarsi con:

SPID di livello 2 o superiore;

CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica);

CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

In alternativa, ci si può rivolgere al Contact Center dell’INPS oppure a un intermediario abilitato.

Come ottenere o rinnovare lo SPID con Namirial
Poiché per accedere ai servizi INPS è indispensabile possedere un’identità digitale, chi non ha ancora uno SPID attivo, o desidera cambiare gestore, può affidarsi a Namirial, uno degli Identity Provider abilitati.