A partire dal prossimo mese, milioni di famiglie italiane potranno beneficiare di un importante sconto sulle bollette grazie al nuovo bonus da 200 euro previsto dal Decreto Bollette. Il contributo è riservato a chi possiede un ISEE inferiore a 25.000 euro, ma non sarà erogato automaticamente.

Come richiedere lo sconto in bolletta
Per ottenere lo sconto, è necessario presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e attendere i controlli da parte dell’INPS, che potranno richiedere fino a 90 giorni. Solo dopo la verifica dell’idoneità, il bonus sarà applicato direttamente in bolletta.

Un elemento positivo: i titoli di Stato fino a 50.000 euro non verranno conteggiati nell’ISEE, rendendo più semplice l’accesso per molte famiglie italiane.

Chi può beneficiare del bonus
Secondo le stime, la misura potrà raggiungere tra i 3 e i 5 milioni di nuclei familiari, con margini di crescita grazie alla nuova modalità di calcolo dell’ISEE.

Bollette a rischio aumento: pesano i conflitti internazionali
La misura di sostegno arriva in un momento critico. Le tensioni in Medio Oriente minacciano la stabilità dei prezzi energetici e rischiano di provocare nuovi aumenti in bolletta. È proprio per questo che il Governo ha incluso lo sconto nel più ampio Decreto Bollette, un pacchetto da 3 miliardi di euro pensato per proteggere le famiglie e le imprese più vulnerabili.

Servizio a Tutele Graduali: perché conviene attivarlo entro il 30 giugno
Fino al 30 giugno 2025, i consumatori vulnerabili ancora sotto il mercato tutelato possono migrare al Servizio a Tutele Graduali, risparmiando in media 113 euro all’anno per utenza.

Tuttavia, solo 3 milioni di utenti vulnerabili su 11,8 milioni hanno mantenuto la maggior tutela. Gli altri, già passati al mercato libero, hanno 48 ore di tempo per chiedere la migrazione e accedere a condizioni più vantaggiose.

Assoutenti chiede una proroga fino al 2027
Alla luce dei dati e delle difficoltà ancora presenti, Assoutenti ha chiesto al Governo una proroga fino a marzo 2027 per consentire a più famiglie di accedere al Servizio a Tutele Graduali.

«Non ha senso chiudere i termini il 30 giugno, lasciando fuori milioni di famiglie che potrebbero ancora beneficiare dei vantaggi previsti», ha dichiarato Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera.