Due soccorritori del 118 sono stati minacciati con un coltello nella serata di ieri a Taranto, durante un intervento di emergenza nel quartiere Paolo VI. L’episodio ha avuto come protagonista un uomo di 36 anni, che aveva richiesto l’intervento dei sanitari per presunti problemi respiratori. Tuttavia, una volta giunto il personale medico, la situazione è rapidamente degenerata: per circa venti minuti, i due operatori sono rimasti sotto minaccia dell’uomo armato.

A denunciare l’accaduto è la Cisl Fp Taranto Brindisi. Il segretario generale, Giuseppe Lacorte, ha commentato con preoccupazione quanto avvenuto, sottolineando che «sarebbe bastato un attimo perché si trasformasse tutto in una tragedia».

Secondo Lacorte, questa ennesima aggressione non può essere considerata un episodio isolato né privo di conseguenze sul piano delle misure da adottare. Pertanto, ha ribadito il diritto dei lavoratori della sanità – così come di tutti i dipendenti pubblici e socio-sanitari, comprese le società partecipate – a svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza e a rientrare a casa senza rischi per l’incolumità personale.

A questo proposito, nei giorni precedenti, la Cisl Fp aveva già formalizzato al prefetto di Taranto, Donato Giovanni Cafagna, la richiesta di istituire un tavolo permanente sulla sicurezza nei servizi pubblici. La proposta mira a coinvolgere tutte le istituzioni competenti, le forze dell’ordine e le parti sociali, per definire azioni concrete ed efficaci.

«È tempo di passare dalle parole ai fatti», ha concluso Lacorte. «La sicurezza di chi lavora per la salute e la sicurezza collettiva non può più attendere».