Come da tradizione, anche quest’anno i saldi estivi inizieranno il primo sabato di luglio, che nel 2025 cade il 5 luglio. Si tratta di un appuntamento molto atteso sia dai consumatori sia dai commercianti, in particolare per chi desidera fare acquisti a prezzi scontati durante la stagione estiva.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni regione ha la facoltà di stabilire autonomamente la propria data di inizio, nel rispetto della normativa nazionale. Di conseguenza, il calendario può presentare leggere differenze da un territorio all’altro.
Quando iniziano i saldi estivi 2025: la situazione regione per regione
Fino a questo momento, alcune regioni hanno già ufficializzato la data di partenza dei saldi, confermando l’adesione al 5 luglio. Tra queste si segnalano:
Piemonte
Lombardia
Lazio
Liguria
Emilia-Romagna
Veneto
Sardegna
Toscana
In particolare, in Liguria, l’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio, Alessio Piana, ha dichiarato che i saldi termineranno il 18 agosto. Inoltre, ha invitato i cittadini a sostenere il commercio locale, ricordando l’importanza di acquistare nei negozi di vicinato.
Per quanto riguarda le altre regioni, la maggior parte dovrebbe confermare nei prossimi giorni la stessa data di avvio. Tuttavia, è possibile che le province autonome di Trento e Bolzano optino per date diverse, come già avvenuto in passato.
Durata e regolamento
I saldi estivi 2025 avranno una durata di 60 giorni, terminando indicativamente il 3 settembre. Inoltre, è fondamentale rispettare quanto previsto dall’articolo 34 della Legge Regionale n. 22/2019, valida in Lazio ma spesso utilizzata come riferimento a livello nazionale.
In base a tale normativa:
È vietato effettuare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti l’inizio ufficiale dei saldi.
Il divieto si applica anche agli outlet e ad altri canali di vendita al dettaglio.
Non è consentito pubblicizzare in alcun modo condizioni favorevoli di vendita prima dell’avvio dei saldi.
Queste regole hanno lo scopo di tutelare la trasparenza e garantire parità di condizioni tra tutti gli operatori commerciali.
Perché i saldi rappresentano un’opportunità
I saldi estivi non sono soltanto un’occasione per risparmiare. Rappresentano anche un momento significativo per rilanciare il commercio locale, soprattutto per quelle piccole e medie imprese che operano nei centri storici e nei quartieri delle città.
Acquistare durante i saldi, infatti, può diventare un gesto concreto di sostegno all’economia territoriale, in un periodo in cui molte attività affrontano sfide legate all’inflazione e alla concorrenza dell’e-commerce.Come da tradizione, anche quest’anno i saldi estivi inizieranno il primo sabato di luglio, che nel 2025 cade il 5 luglio. Si tratta di un appuntamento molto atteso sia dai consumatori sia dai commercianti, in particolare per chi desidera fare acquisti a prezzi scontati durante la stagione estiva.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni regione ha la facoltà di stabilire autonomamente la propria data di inizio, nel rispetto della normativa nazionale. Di conseguenza, il calendario può presentare leggere differenze da un territorio all’altro.
Quando iniziano i saldi estivi 2025: la situazione regione per regione
Fino a questo momento, alcune regioni hanno già ufficializzato la data di partenza dei saldi, confermando l’adesione al 5 luglio. Tra queste si segnalano:
Piemonte
Lombardia
Lazio
Liguria
Emilia-Romagna
Veneto
Sardegna
Toscana
In particolare, in Liguria, l’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio, Alessio Piana, ha dichiarato che i saldi termineranno il 18 agosto. Inoltre, ha invitato i cittadini a sostenere il commercio locale, ricordando l’importanza di acquistare nei negozi di vicinato.
Per quanto riguarda le altre regioni, la maggior parte dovrebbe confermare nei prossimi giorni la stessa data di avvio. Tuttavia, è possibile che le province autonome di Trento e Bolzano optino per date diverse, come già avvenuto in passato.
Durata e regolamento
I saldi estivi 2025 avranno una durata di 60 giorni, terminando indicativamente il 3 settembre. Inoltre, è fondamentale rispettare quanto previsto dall’articolo 34 della Legge Regionale n. 22/2019, valida in Lazio ma spesso utilizzata come riferimento a livello nazionale.
In base a tale normativa:
È vietato effettuare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti l’inizio ufficiale dei saldi.
Il divieto si applica anche agli outlet e ad altri canali di vendita al dettaglio.
Non è consentito pubblicizzare in alcun modo condizioni favorevoli di vendita prima dell’avvio dei saldi.
Queste regole hanno lo scopo di tutelare la trasparenza e garantire parità di condizioni tra tutti gli operatori commerciali.
Perché i saldi rappresentano un’opportunità
I saldi estivi non sono soltanto un’occasione per risparmiare. Rappresentano anche un momento significativo per rilanciare il commercio locale, soprattutto per quelle piccole e medie imprese che operano nei centri storici e nei quartieri delle città.
Acquistare durante i saldi, infatti, può diventare un gesto concreto di sostegno all’economia territoriale, in un periodo in cui molte attività affrontano sfide legate all’inflazione e alla concorrenza dell’e-commerce.