Per molti pensionati italiani, l’estate 2025 inizia con una sorpresa poco gradita. Senza preavvisi o comunicazioni ufficiali, i cedolini INPS dei mesi estivi riportano importi ridotti, spesso di 50 euro. Una cifra che può sembrare modesta, ma che incide sensibilmente su bilanci familiari già messi a dura prova dall’inflazione e dai rincari stagionali.
Perché i cedolini INPS sono più bassi?
Il motivo di queste trattenute va ricercato nei bonus straordinari erogati nel 2022, precisamente gli indennizzi da 200 e 150 euro destinati a lavoratori e pensionati durante la crisi energetica post-pandemica. Tali somme, riconosciute in automatico a molte categorie, erano però soggette a limiti reddituali precisi:
Bonus 200 euro: limite di reddito 35.000 euro
Bonus 150 euro: limite di reddito 20.000 euro
Molti beneficiari hanno ricevuto l’accredito senza un controllo preventivo dei requisiti. Tuttavia, l’INPS ha successivamente effettuato le verifiche necessarie sulle dichiarazioni dei redditi 2021, riscontrando che una parte degli aventi diritto non rientrava nei parametri previsti.
Rimborsi in corso: 50 euro al mese in meno
Per coloro che hanno ricevuto l’indennità senza averne effettivo diritto, è ora scattato l’obbligo di restituzione. Il recupero delle somme avviene in forma dilazionata: ogni mese vengono trattenuti 50 euro direttamente dal cedolino pensionistico. Questo significa che per tutta l’estate – e possibilmente anche nei mesi successivi – gli assegni pensionistici saranno più leggeri del solito.
Nessuna comunicazione cartacea, ma attenzione ai cedolini
L’INPS non ha inviato lettere cartacee né richieste formali: l’unico modo per accorgersi della trattenuta è controllare il proprio cedolino online. In assenza di questo controllo, molti pensionati rischiano di accorgersi del taglio solo tardi, quando i conti non tornano a fine mese.
Va inoltre precisato che, nei casi in cui la trattenuta diretta non sia possibile, l’INPS invierà un avviso di pagamento tramite PagoPA, obbligando comunque alla restituzione.
Un’estate con più spese e meno risorse
Giugno, luglio e agosto sono mesi in cui le spese tendono ad aumentare – tra vacanze, bollette più alte e spese straordinarie – ed è proprio in questo periodo che molti pensionati si ritrovano con meno risorse a disposizione. Sebbene il taglio sia contenuto, la percezione di un “salasso silenzioso” resta forte, soprattutto per chi vive con un reddito fisso e limitato.
Cosa fare adesso?
Anche se non è necessario presentare alcuna domanda o compilare documenti, il consiglio è chiaro:
Accedere regolarmente al portale INPS
Verificare i cedolini mensili
Controllare la presenza di voci di trattenuta straordinarie
Essere informati aiuta non solo a gestire meglio le proprie finanze, ma anche a evitare inutili allarmismi o ritardi nei pagamenti.