Dal mese di luglio 2025 entra in vigore il nuovo Bonus Giovani INPS, un incentivo economico destinato alle aziende che assumono giovani tra i 18 e i 35 anni con contratto a tempo indeterminato. La misura, introdotta dal Decreto Coesione e inquadrata nel Programma Nazionale Giovani e Donne nel Lavoro 2021–2027, punta a stimolare l’occupazione giovanile stabile e a lungo termine.
Cos’è il Bonus Giovani INPS
Il bonus prevede un esonero totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con un limite massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto. L’esonero non comprende i contributi dovuti all’INAIL.
L’incentivo è riconosciuto in due casi:
nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori tra i 18 e i 35 anni;
trasformazioni di contratti a termine in rapporti di lavoro stabili.
Condizione essenziale per ottenere il bonus è quindi che l’assunzione comporti un incremento netto dell’organico aziendale. In altre parole, il numero complessivo dei dipendenti deve aumentare rispetto alla media dei dodici mesi precedenti, come stabilito dal Decreto-legge n. 60/2024, articolo 22, comma 1.
Requisiti per accedere all’incentivo
Per usufruire del Bonus Giovani, l’azienda deve rispettare le seguenti condizioni:
Assumere o stabilizzare giovani tra 18 e 35 anni con contratto a tempo indeterminato;
Garantire un incremento netto dell’occupazione;
Rientrare nei limiti di spesa autorizzati dal programma europeo di riferimento;
Inviare all’INPS una dichiarazione attestante il rispetto dei requisiti attraverso l’apposito modulo aggiornato.
Il beneficio sarà erogato mensilmente e durerà per tutto il periodo coperto dalla normativa, salvo esaurimento dei fondi disponibili.
Un investimento per il futuro occupazionale
Il Bonus Giovani INPS non è solo un sostegno temporaneo per le imprese, ma un intervento strategico per favorire un mercato del lavoro più inclusivo e dinamico. L’obiettivo è incoraggiare le aziende ad investire in risorse giovani con contratti stabili, promuovendo allo stesso tempo la riduzione della disoccupazione giovanile e il rilancio dell’economia nazionale.