Emergono nuovi, inquietanti dettagli sull’omicidio di Carmela Quaranta, la donna di 42 anni trovata senza vita nella sua abitazione di Mercato San Severino il 20 aprile scorso. Secondo fonti investigative, qualche giorno prima di morire, Carmela avrebbe chiesto aiuto a una persona di sua fiducia, confidando timori personali che ora sono al centro dell’inchiesta coordinata dalla Procura.

I carabinieri stanno proseguendo gli interrogatori di nuovi testimoni, per ricostruire gli ultimi giorni di vita della donna e comprendere il contesto in cui è maturato il delitto.

La confidenza prima della morte: un segnale trascurato?
Secondo alcune testimonianze, riportate anche da trasmissioni televisive di approfondimento, Carmela si sarebbe confidata la sera di venerdì 18 aprile, ovvero due giorni prima del ritrovamento del corpo, avvenuto grazie alla segnalazione di un’amica e della sorella, preoccupate perché non rispondeva più al telefono.

Le parole pronunciate in quella presunta conversazione potrebbero ora rivelarsi fondamentali: di cosa aveva paura la donna? Chi o cosa la preoccupava a tal punto da cercare aiuto? Interrogativi ancora aperti, sui quali la Procura sta cercando di fare luce.

G.S., l’ex compagno, resta l’unico indagato
Al momento, G.S., 56 anni, ex compagno di Carmela Quaranta, è l’unico indagato con accuse provvisorie di:

Omicidio

Detenzione di sostanze stupefacenti

Furto

Nei suoi confronti sono già stati disposti provvedimenti cautelativi, tra cui il ritiro di 4 fucili da caccia, legalmente detenuti.

Indagini in corso: telecamere e accertamenti tecnici
Lunedì, gli inquirenti eseguiranno accertamenti su una telecamera sequestrata in via Trieste, a Mercato San Severino, nei pressi dell’abitazione della vittima. Le immagini potrebbero fornire elementi utili per ricostruire eventuali movimenti sospetti nei giorni precedenti la morte.

Secondo le prime ricostruzioni medico-legali, Carmela sarebbe morta per strangolamento, come indicano i segni rinvenuti sul collo.