Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per l’area dei Campi Flegrei, in seguito al perdurare dello sciame sismico che da due mesi sta interessando la zona, con tre scosse ben avvertite dalla popolazione.
L’annuncio è arrivato al termine di un vertice a Roma, presieduto dallo stesso Musumeci, al quale hanno partecipato:
Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione Civile
Luigi Ferrara, capo del Dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia
Riccardo Rigillo, capo di gabinetto
Francesco De Luca, capo dell’ufficio legislativo
Un provvedimento per accelerare le misure già in atto
Musumeci ha chiarito che la dichiarazione dello stato di emergenza servirebbe a velocizzare in regime straordinario le procedure già previste dalle normative introdotte dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo. Queste misure sono legate al rischio sismico connesso al fenomeno del bradisismo, che caratterizza l’area flegrea.
“Il provvedimento – ha spiegato Musumeci – risponderebbe essenzialmente all’esigenza di assicurare, in regime straordinario, la velocizzazione delle procedure già in atto.”
La prossima mossa: l’intesa con la Regione Campania
Prima di portare la proposta all’esame del Consiglio dei Ministri, Musumeci intende chiedere l’intesa al presidente della Regione Campania. Solo dopo questo passaggio formale, sarà possibile procedere con la dichiarazione ufficiale dello stato di emergenza.
Campi Flegrei: un’area ad alto rischio
L’area dei Campi Flegrei, situata nella provincia di Napoli, è uno dei supervulcani più monitorati al mondo. Il fenomeno del bradisismo, che provoca l’innalzamento e l’abbassamento periodico del suolo, è strettamente legato all’attività sismica dell’area e rappresenta un rischio costante per i cittadini.