Sequestrarti 900mila euro a imprenditore vesuviano del settore moda
Beni per un valore complessivo di circa 900mila euro sono stati sequestrati a un imprenditore di Ercolano attivo nella produzione di articoli in pelle, anche per note griffe della moda italiana. L’uom...
Beni per un valore complessivo di circa 900mila euro sono stati sequestrati a un imprenditore di Ercolano attivo nella produzione di articoli in pelle, anche per note griffe della moda italiana. L’uomo è accusato di aver orchestrato una frode fiscale su larga scala, facendo uso di fatture false per operazioni mai realmente effettuate.
L'indagine della Guardia di FinanzaA portare alla luce l’illecito è stata un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Portici, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli. Secondo quanto emerso, l’imprenditore avrebbe:
Occultato ricavi per oltre 4,5 milioni di euro;
Annotato in contabilità fatture false per circa 2 milioni di euro, emesse da 14 società "cartiere".
Società fittizie e prestanome inconsapevoli
Le società coinvolte, sebbene formalmente registrate in Campania, sono risultate prive di strutture operative reali e intestate a prestanome inconsapevoli. Tra questi figurano anche due individui che, al momento degli accertamenti, si trovavano agli arresti domiciliari.
L’imprenditore avrebbe inoltre beneficiato indebitamente di oltre 4.000 euro di contributi a fondo perduto, erogati nell’ambito del "Decreto Rilancio" varato per sostenere le imprese durante la crisi da Covid-19.
Il sequestro e le conseguenze legali
Su richiesta della Procura, il GIP del Tribunale di Napoli ha disposto un sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni. Tra i beni sequestrati figurano:
3 veicoli,
9 terreni,
disponibilità finanziarie riconducibili all’imprenditore.
Diverse persone, coinvolte a vario titolo nella vicenda, sono denunciate all’autorità giudiziaria.