Continuano i controlli a tappeto contro le macellazioni clandestine in provincia di Caserta. I servizi veterinari dell’ASL Caserta, sotto la direzione generale di Amedeo Blasotti, hanno individuato un’attività illecita nella periferia di Carinola, grazie all’utilizzo di un drone in dotazione all’azienda sanitaria.

Dall’alto di circa 60 metri, il drone ha documentato in flagranza l’uccisione di un agnello, fornendo immagini nitide e inequivocabili, già messe a disposizione della magistratura. All’arrivo sul posto, i veterinari hanno scoperto le tracce di altre quattro macellazioni clandestine, evidenziando un’attività sistematica e irregolare.

Carni di origine ignota e laboratori abusivi: sequestrati 350 chili di prodotto
L’operazione non si è limitata al comune di Carinola. A San Marcellino è sospesa l’attività di un laboratorio abusivo di sezionamento carni, mentre in un’altra località del Casertano è stata chiusa una macelleria non autorizzata. In totale, sono sequestrati circa 350 chili di carni, comprese una cinquantina di carcasse ovicaprine prive di tracciabilità.

Durante i controlli, effettuati in sinergia con i carabinieri forestali e la polizia locale, sono emerse irregolarità legate alla bollatura sanitaria di diverse partite di carne. Le sanzioni amministrative elevate ammontano complessivamente a circa 15.000 euro.

Tutela della salute pubblica e del benessere animale
Questi interventi rientrano in una capillare attività di prevenzione e repressione avviata dall’ASL di Caserta per contrastare pratiche di macellazione abusiva e commercio non autorizzato di alimenti. Le operazioni mirano a garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle norme sanitarie e sul benessere animale.