Inps, in arrivo revoche di pensioni e sussidi
L’INPS ha diffuso un importante avviso che riguarda migliaia di beneficiari di prestazioni assistenziali. La mancata comunicazione dei redditi relativi all’anno 2020 può infatti comportare la revoca d...
L’INPS ha diffuso un importante avviso che riguarda migliaia di beneficiari di prestazioni assistenziali. La mancata comunicazione dei redditi relativi all’anno 2020 può infatti comportare la revoca della pensione o del sussidio. Si tratta di una situazione che richiede attenzione immediata, in quanto il mancato adempimento agli obblighi annuali può determinare la perdita definitiva della prestazione.
Chi rischia la sospensione o la revoca
Il provvedimento coinvolge diverse tipologie di prestazioni, tra cui:
le pensioni integrate al minimo;
le pensioni che includono maggiorazioni sociali;
l’Assegno Sociale.
Sebbene queste misure possano variare per natura e finalità, ciò che le accomuna è la stretta correlazione con il reddito del beneficiario. In particolare, non è sufficiente rispettare i limiti reddituali al momento della domanda: è necessario mantenere i requisiti per tutta la durata della prestazione.
Qual è il problema: i redditi 2020 non comunicati
Secondo quanto precisato dall’INPS con il messaggio n. 1173/2025, sono in corso controlli sui redditi dichiarati per l’anno 2020. I beneficiari che non hanno ancora effettuato la comunicazione annuale dei redditi ricevono, o riceveranno a breve, una raccomandata di sollecito. In assenza di risposta, l’Istituto procederà prima con la sospensione temporanea della prestazione e, successivamente, con la revoca definitiva.
Implicazioni per i diversi tipi di prestazione
Nel caso delle pensioni che comprendono maggiorazioni sociali, la revoca potrà riguardare esclusivamente le somme aggiuntive, lasciando intatta la pensione base.
Diversamente, per i titolari dell’Assegno Sociale, la situazione è più critica. Questa prestazione è, infatti, interamente subordinata al possesso di determinati requisiti reddituali. Di conseguenza, la mancata comunicazione o la presenza di redditi superiori alle soglie previste comporta la perdita dell’intero assegno.
Quali sono i limiti reddituali da rispettare
Per il 2025, i limiti da rispettare per conservare il diritto all’Assegno Sociale sono:
un reddito personale annuo non superiore all’importo dell’Assegno Sociale, se si è soli;
un reddito complessivo non superiore al doppio dell’importo se si è coniugati.
Queste soglie devono essere rispettate non solo all’inizio, ma per tutta la durata del beneficio.
Come evitare la revoca: la procedura da seguire
Per evitare conseguenze negative, è fondamentale presentare al più presto la comunicazione reddituale. La procedura può essere completata online sul sito dell’INPS, seguendo questi passaggi:
Accedere al sito ufficiale www.inps.it
.
Entrare nell’area riservata utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Accedere alla sezione dedicata alla comunicazione dei redditi.
Inserire i dati richiesti relativi all’anno 2020 e completare l’invio.
Cosa succede in caso di revoca
Nel caso in cui la prestazione venga revocata, riottenere il beneficio potrebbe rivelarsi complesso. Sarà necessario presentare una nuova domanda, sottoporsi a ulteriori verifiche e attendere tempi spesso lunghi. Per questo motivo, è consigliabile intervenire tempestivamente, prima che la sospensione si trasformi in una revoca definitiva.