Le detrazioni fiscali rappresentano uno strumento fondamentale per ridurre il carico tributario e ottenere un parziale rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno. In un contesto economico caratterizzato da un progressivo incremento del costo della vita, risulta sempre più rilevante comprendere quali siano le opportunità di risparmio fiscale, soprattutto in vista della dichiarazione dei redditi 2025.
Bollette di luce e gas: è possibile detrarle nel modello 730?
Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità di detrarre le spese per le utenze domestiche, in particolare quelle relative a energia elettrica e gas. Tuttavia, la risposta dipende da diversi fattori, tra cui il profilo del contribuente e l’uso effettivo delle forniture.
Chi può effettivamente beneficiare della detrazione?
In base a quanto riportato da fonti specializzate, come il portale I-Dome, le bollette relative alle utenze domestiche non sono generalmente detraibili da parte dei cittadini privati che utilizzano l’immobile esclusivamente per fini abitativi. Di conseguenza, tali spese non possono essere inserite tra gli oneri detraibili nel modello 730.
Tuttavia, vi sono alcune eccezioni rilevanti. In particolare:
I titolari di Partita IVA in regime ordinario hanno la possibilità di portare in detrazione le spese relative alle utenze, a condizione che esse siano connesse all’attività professionale svolta. Le fatture devono essere intestate al soggetto titolare della Partita IVA e regolarmente documentate nel bilancio dell’attività.
Inoltre, chi lavora da casa può usufruire della detrazione nel caso in cui l’immobile sia a uso promiscuo, ovvero impiegato sia come abitazione che come sede lavorativa. In questa specifica circostanza, è possibile detrarre fino al 50% delle spese per luce e gas.
Chi, invece, non ha diritto alla detrazione?
Al contrario, coloro che operano in regime forfettario non possono usufruire della detrazione delle utenze, poiché questo sistema di tassazione non prevede la deducibilità dei costi specifici. Inoltre, come già accennato, i cittadini privati senza Partita IVA e che utilizzano l’immobile esclusivamente per uso abitativo non possono portare in detrazione le bollette.
Quali alternative sono disponibili per i contribuenti non idonei?
Per coloro che non soddisfano i requisiti per la detrazione, il Governo ha previsto comunque alcune misure di sostegno economico mirate ad alleviare il peso delle spese energetiche, soprattutto in un periodo segnato da forti rincari.
Tra le principali misure in vigore nel 2025 si segnalano:
Il Bonus sociale per luce e gas, confermato anche per quest’anno, rivolto ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro (o fino a 30.000 euro in caso di almeno quattro figli a carico);
Il Bonus bollette da 200 euro, riservato alle famiglie con ISEE fino a 25.000 euro, introdotto con l’obiettivo di contenere l’impatto degli aumenti sulle utenze domestiche.
Tali misure non richiedono l’inserimento nel modello 730, in quanto vengono attribuite automaticamente attraverso il sistema incrociato tra i dati INPS e quelli dei fornitori energetici.
Come richiedere correttamente la detrazione fiscale
Per coloro che possiedono i requisiti, è fondamentale rispettare alcune condizioni formali per poter inserire le spese energetiche tra i costi detraibili. In particolare, è necessario che:
Le bollette siano intestate al soggetto titolare della Partita IVA;
Le spese siano strettamente connesse all’attività lavorativa;
La documentazione sia completa e conservata correttamente;
L’utenza risulti attiva in un immobile effettivamente utilizzato, anche parzialmente, per scopi professionali.
Senza la presenza congiunta di tali elementi, la detrazione non può essere riconosciuta.