L’Assegno Unico Universale (AUU) rappresenta una delle principali misure di sostegno economico alle famiglie con figli a carico. Anche per il mese di aprile 2025, l’INPS ha pubblicato il calendario dei pagamenti, introducendo nel contempo alcune modifiche rilevanti che riguardano il calcolo dell’importo e le modalità di gestione delle domande.

Quando viene pagato l’Assegno Unico ad aprile 2025
Secondo quanto comunicato dall’INPS, i pagamenti dell’Assegno Unico per aprile 2025 seguono un doppio calendario:

Dal 16 al 18 aprile 2025 sono stati erogati gli importi destinati ai nuclei familiari già beneficiari e in regola con la documentazione.

Entro la fine di aprile 2025 è previsto l’accredito per coloro che hanno presentato una nuova domanda o che hanno apportato modifiche nel mese di dicembre 2024.

Pertanto, è importante distinguere tra chi riceve già l’assegno in maniera continuativa e chi, invece, ha aggiornato o avviato la procedura in tempi più recenti.

Le novità del 2025: rinnovo automatico e ISEE aggiornato
A partire dal 2025, è stato introdotto un meccanismo di rinnovo automatico dell’Assegno Unico per tutti coloro che ne erano già beneficiari. Tuttavia, è stata richiesta la presentazione di un nuovo ISEE aggiornato entro il 28 febbraio 2025, al fine di garantire l’erogazione dell’importo corretto.

Inoltre, è importante sottolineare che, da quest’anno, il calcolo dell’ISEE non tiene più conto del Bonus Nido. Questo cambiamento ha l’obiettivo di semplificare l’accesso alle agevolazioni per le famiglie con bambini piccoli.

Aumenti dell’Assegno Unico: nuovi importi da febbraio 2025
Un’altra novità introdotta nel 2025 riguarda l’aumento degli importi mensili dell’Assegno Unico, adeguati in base all’inflazione. In particolare, a partire dal 1° febbraio 2025, è stato applicato un incremento dello 0,8%. Di conseguenza, i nuovi valori sono i seguenti:

Importo minimo: 57,45 euro al mese per ciascun figlio

Importo massimo: 200,99 euro al mese per ciascun figlio, in presenza di un ISEE particolarmente basso

Questo adeguamento è stato pensato per proteggere il potere d’acquisto delle famiglie, tenendo conto dell’aumento generale dei prezzi.

Criteri di calcolo dell’Assegno Unico
L’importo dell’Assegno Unico è calcolato tenendo conto di diversi fattori. In particolare, esso dipende:

Dal valore ISEE del nucleo familiare

Dall’età dei figli

Dal numero di figli a carico

Dalla presenza di figli con disabilità

Da eventuali condizioni particolari, come la giovane età della madre o la presenza di entrambi i genitori lavoratori

A titolo esemplificativo, la quota per ciascun figlio può variare da un massimo di 199,40 euro per ISEE fino a 17.090,61 euro a un minimo di 57 euro per ISEE superiori a 45.574,96 euro o in assenza di dichiarazione.

Maggiorazioni previste
Oltre all’importo base, l’Assegno Unico può prevedere maggiorazioni in presenza di determinate condizioni. Tra queste, si segnalano:

Figli successivi al secondo, con un incremento progressivo per ogni nuovo nato

Madri con meno di 21 anni

Entrambi i genitori lavoratori

Figli con disabilità

Figli minori di 3 anni, se il nucleo ha almeno tre figli e un ISEE sotto i 45.574,96 euro

Inoltre, per quei nuclei familiari che percepivano in passato somme superiori attraverso l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) e le detrazioni fiscali, è prevista una quota di compensazione per evitare penalizzazioni economiche.

Sistema SUGI e gestione dei pagamenti
Nel corso del 2025, i pagamenti vengono gestiti tramite il nuovo Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), introdotto dall’INPS per centralizzare e semplificare la registrazione delle coordinate bancarie.

Grazie a questo sistema:

I cittadini possono registrare l’IBAN una sola volta

Lo stesso IBAN può essere utilizzato per tutte le prestazioni INPS, garantendo uniformità e tempestività nei pagamenti

DSU precompilata: meno errori e maggiore velocità
Un’ulteriore semplificazione riguarda la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE. A partire dal 2025, è disponibile una versione precompilata sul portale INPS. In questo modo, i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali risultano già inseriti. L’utente potrà semplicemente verificarli e confermarli, oppure modificarli in caso di variazioni.