Il Consiglio Regionale della Campania ha avviato l’esame della proposta di legge relativa alle procedure e ai tempi per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito, in conformità alla sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale. Tuttavia, l’approvazione del testo è stata rinviata alla prossima seduta consiliare in attesa della necessaria copertura finanziaria da parte della Commissione Bilancio.
Il Nodo della Copertura Finanziaria
Il presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, ha evidenziato con chiarezza la criticità principale:
«Manca la copertura finanziaria alla legge, quindi manca la legge».
Senza fondi adeguati, infatti, l’iter legislativo non può proseguire, e questo ha generato numerose polemiche tra i consiglieri. Secondo Maria Muscarà, si tratta di una legge di civiltà che, tuttavia, ha subito ritardi ingiustificati. Anche Severino Nappi (Lega) ha espresso disappunto, criticando l’assenza in aula del presidente della Giunta Vincenzo De Luca, definendola «indifendibile».
Dal canto suo, il presidente della Commissione Bilancio, Franco Picarone, ha rassicurato che il testo sarà esaminato con attenzione e presto riportato in Aula per la discussione.
Il Dibattito Etico e Giuridico
La proposta di legge arriva in un momento in cui il tema del fine vita torna nuovamente sotto la lente della Corte Costituzionale. Questa volta i giudici sono chiamati a valutare due casi specifici:
Una paziente oncologica
Un malato di Parkinson
Entrambi i pazienti erano stati accompagnati in Svizzera per il suicidio assistito da Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. L’udienza pubblica della Consulta su questi casi è prevista per domani mattina, con possibili ripercussioni sul dibattito in Campania.
Divergenze Politiche e Conflitti di Coscienza
Il tema del suicidio medicalmente assistito continua a dividere l’opinione pubblica e la politica. Valeria Ciarambino ha sottolineato come, su un argomento così delicato, sarebbe stato opportuno un dibattito più approfondito prima della discussione in aula:
«Io personalmente ho tantissimi dubbi di coscienza. Sarebbe stato necessario avere idee più chiare. Non dobbiamo fare nessuna corsa e questi sono temi che non si approvano a colpi di maggioranza».