Nel 2025, il governo italiano ha introdotto una serie di misure economiche per sostenere la natalità e le famiglie, con l’obiettivo di contrastare il calo demografico e incentivare le nascite. Questi provvedimenti comprendono l’Assegno Unico Universale, il Bonus Bebè e ulteriori contributi regionali e comunali.
Assegno Unico Universale
L’Assegno Unico Universale è un sostegno economico destinato alle famiglie con nuovi nati. Viene erogato per un periodo di 15 mesi, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al primo anno di vita del bambino. L’importo dell’assegno varia in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) della famiglia: per le famiglie con un ISEE inferiore a 17.000 euro, è previsto l’importo massimo, che include anche i tre mesi precedenti alla nascita o all’adozione. Inoltre, l’assegno è maggiorato nel primo anno di vita del bambino e prevede ulteriori incrementi per le famiglie numerose.
Bonus Bebè
Il Bonus Bebè consiste in un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni bambino nato o adottato. Questo supporto è destinato alle famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro ed è erogato direttamente dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) nel mese successivo alla nascita o all’adozione del bambino. La misura sarà valida sia per il 2025 che per il 2026, con un finanziamento complessivo di 330 milioni di euro per il primo anno e 360 milioni di euro per il secondo.
Contributi Regionali e Comunali
Oltre agli aiuti statali, Regioni e Comuni offrono ulteriori contributi per sostenere le famiglie. Ad esempio, il Bonus Nido è aumentato a 3.600 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro, al fine di coprire le spese legate all’assistenza dei bambini nei primi anni di vita, come i costi delle strutture educative e degli asili nido. Inoltre, alcune casse previdenziali e aziende private offrono incentivi specifici per i neo-genitori, integrando il sistema di welfare familiare nazionale e locale.





