Si è aperto presso il Tribunale di Perugia il processo a carico di un 88enne di Città di Castello, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato per aver indebitamente percepito l’assegno di invalidità legato alla cecità assoluta.
Secondo l’ipotesi accusatoria, l’anziano avrebbe ricevuto indebitamente oltre 100.000 euro dall’INPS, nonostante non fosse realmente cieco. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, sarebbero partite da una segnalazione anonima e si sarebbero protratte per circa sei mesi, con appostamenti e riprese video che documenterebbero i movimenti dell’uomo in autonomia.
Le prove dell’accusa: la presunta falsa invalidità
Nel corso delle indagini, la Guardia di Finanza avrebbe seguito e filmato l’88enne in diverse occasioni, raccogliendo elementi a sostegno della tesi accusatoria. In particolare, l’anziano sarebbe stato visto:
Ballare al Centro socio-culturale Madonna del Latte
Recarsi dal barbiere senza apparente difficoltà
Firmare documenti in autonomia
Questi elementi hanno portato il PM Mario Formisano a contestare all’imputato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Nel 2024, l’INPS ha ottenuto dal tribunale un decreto di sequestro preventivo sui beni dell’anziano, per un valore di oltre 70.000 euro, a garanzia della somma da recuperare. Tuttavia, l’avvocato difensore Eleonora Della Rina è riuscita a ottenere la revoca del provvedimento.
La difesa: “Ama la vita, ma è invalido”
L’avvocato Eleonora Della Rina ha annunciato battaglia in tribunale, contestando il capo d’imputazione. Secondo la difesa, il suo assistito:
È realmente invalido e riconosciuto tale dall’INPS
Non si muove mai da solo, ma è sempre accompagnato dalla badante
Conosce gli ambienti abituali, il che gli permetterebbe di muoversi con una certa autonomia
È un uomo gravemente malato, affetto da cardiopatia e in emodialisi
Inoltre, la difesa sottolinea che l’anziano era inizialmente ritenuto non idoneo a ricevere l’assegno di invalidità, ma in seguito la sua richiesta era accolta sulla base di elementi medici oggettivi.
Prossime udienze e sviluppo del processo
L’8 settembre 2024 si terrà la seconda udienza, nella quale verranno ascoltati i testimoni dell’accusa. Sarà un momento cruciale per il procedimento, in cui si cercherà di stabilire se l’88enne abbia realmente truffato l’INPS o se, come sostiene la difesa, la sua condizione di invalidità giustificava pienamente l’assegno ricevuto.