I carabinieri della stazione di Terzigno, in collaborazione con il nucleo forestale del parco di Boscoreale, hanno arrestato due uomini, un 63enne e un 33enne, con accuse gravi di porto di armi clandestine e ricettazione. Entrambi gli individui, privi di precedenti penali, sono sorpresi all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, dove si erano introdotti illegalmente.

Ritrovamento di armi illegali e munizioni
Durante il controllo del veicolo utilizzato dai due, i militari hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 con matricola abrasa, segno evidente di provenienza illecita. All’interno del fodero del fucile erano presenti anche sette cartucce dello stesso calibro, pronte per l’uso.

Le perquisizioni si sono successivamente estese alle abitazioni dei sospettati, dove sono sequestrate ulteriori 300 cartucce e circa 140 grammi di polvere pirica, presumibilmente destinata alla fabbricazione artigianale di proiettili.

Conseguenze per i sospettati
I due uomini sono stati immediatamente arrestati e trasferiti in carcere, dove rimarranno in attesa di giudizio. Le indagini sono in corso per determinare l’origine del materiale sequestrato e per accertare se vi siano collegamenti con altre attività illecite.

Reati ambientali e sicurezza pubblica
L’episodio evidenzia non solo una violazione delle leggi sulla detenzione di armi, ma anche un grave danno ambientale, dato che il Parco Nazionale del Vesuvio è un’area protetta e soggetta a rigide normative per preservare il suo patrimonio naturale. L’introduzione illegale in zone protette rappresenta un rischio non solo per l’ecosistema, ma anche per la sicurezza pubblica.