Notte da incubo a Eboli per due sorelle trentenni rimaste intrappolate in un ascensore per diverse ore. L’episodio è avvenuto in una palazzina Acer, dove le due donne, residenti nell’edificio, hanno vissuto momenti di puro terrore.
La Dinamica dell’Incidente
L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino, quando le due donne hanno utilizzato l’ascensore per salire al secondo piano. Purtroppo, il dispositivo, probabilmente inutilizzabile da tempo, si è bloccato improvvisamente. Le vittime hanno cercato di chiedere aiuto utilizzando i loro smartphone, ma l’assenza di segnale ha impedito ogni comunicazione.
Nonostante le loro urla di aiuto, nessuno dei residenti ha notato l’accaduto durante la notte. A peggiorare la situazione, una delle sorelle soffre di claustrofobia, aumentando così il livello di stress e disagio durante le lunghe ore di attesa.
L’Intervento dei Soccorsi
È stata la madre delle due donne, preoccupata perché non le aveva viste rientrare al mattino, ad allertare i soccorsi. Intorno alle 8:30, gli agenti della polizia municipale, diretti dal comandante Mario Dura, sono arrivati sul posto insieme ai vigili del fuoco. Grazie al loro intervento, le porte dell’ascensore sono state aperte e le due sorelle sono state finalmente liberate.
Condizioni di Salute e Provvedimenti
Le due donne sono state subito accompagnate all’ospedale di Eboli per accertamenti. Entrambe hanno riportato problemi respiratori causati dal lungo tempo trascorso in uno spazio ristretto e dalla mancanza di aria adeguata. La sorella claustrofobica è stata sottoposta a ulteriori controlli per gestire lo stato di shock.
Nel frattempo, la polizia municipale ha sequestrato l’ascensore per accertamenti tecnici e verificare eventuali responsabilità legate alla mancata manutenzione del dispositivo.