Tre giorni fa, l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia è stato teatro di nuovi episodi di violenza contro il personale sanitario. Una serie di eventi preoccupanti ha visto una infermiera aggredita verbalmente con sputi e un’altra aggressione fisica all’interno del pronto soccorso. Questi fatti hanno alimentato il malcontento tra i lavoratori della struttura, tanto che molti considerano l’idea di lasciare il nosocomio, ormai diventato un punto critico della sanità in Campania.

Denuncia e Solidarietà
La gravità della situazione è stata sottolineata dal dottor Amleto Vingiani, presidente dell’Associazione civica “100 per Stabia”, a supporto del sindaco Luigi Vicinanza. Il sindaco stesso è infatti intervenuto con una dichiarazione in cui esprime solidarietà al personale sanitario aggredito e sottolinea la frequenza allarmante di tali episodi in numerose strutture italiane, fenomeno acuito dalla pandemia di Covid-19. “Questi episodi di violenza sono una realtà sempre più frequente in tanti ospedali italiani”, ha dichiarato il primo cittadino.

L’Appello per Nuove Strutture di Emergenza
Per cercare di contrastare questa situazione, il sindaco ha avanzato una richiesta chiara e urgente: l’apertura di nuovi punti di pronto soccorso sul territorio. Secondo Vicinanza, tale misura sarebbe fondamentale per ridurre la pressione sul San Leonardo, migliorare la sicurezza del personale e garantire un ambiente di lavoro più sereno. “È urgente che siano aperti nuovi punti di pronto soccorso”, ha concluso, evidenziando l’importanza di condizioni operative più sicure per chi, ogni giorno, si dedica con professionalità e sacrificio alla cura dei pazienti.

Una Situazione Comune e Complessa
Gli episodi di aggressioni agli operatori sanitari non sono purtroppo rari e riflettono le difficoltà di un sistema sanitario sotto pressione. I problemi di sovraffollamento, la carenza di risorse e un’organizzazione spesso inadeguata alimentano tensioni che, in alcune situazioni, sfociano quindi in comportamenti violenti e ingiustificabili da parte dei pazienti o dei loro accompagnatori.