Il dibattito sulla questione migratoria ha scatenato un’ondata di polemiche tra il governo italiano e il Consiglio d’Europa, a seguito della pubblicazione di un rapporto dell’ECRI (Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza), che accusa l’Italia di pratiche discriminatorie e di un crescente clima di xenofobia. Il rapporto ha fatto infuriare tanto il governo quanto le forze dell’ordine, alimentando un acceso dibattito politico.

Le accuse dell’ECRI
Nel rapporto, l’ECRI denuncia “numerosi resoconti di profilazione razziale” da parte delle forze dell’ordine italiane, con particolare attenzione rivolta verso rom e persone di origine africana. L’organizzazione evidenzia inoltre che il discorso pubblico e politico in Italia è diventato “sempre più xenofobo”, prendendo di mira migranti, rifugiati e minoranze come la comunità Lgbt e i rom. L’ECRI accusa il governo italiano di “critiche indebite” rivolte ai giudici che si occupano di casi di immigrazione, contribuendo a creare una “cultura di esclusione”.

Reazioni dal Governo Italiano
Le parole del rapporto hanno subito scatenato una forte reazione da parte delle istituzioni italiane. La premier Giorgia Meloni ha respinto le accuse, dichiarando che le forze dell’ordine italiane meritano “rispetto e non simili ingiurie”, sottolineando l’impegno quotidiano delle forze di polizia nel garantire la sicurezza per tutti i cittadini, senza distinzione alcuna.

Il vicepremier Matteo Salvini ha reagito con veemenza, definendo l’ECRI un “ente inutile”, finanziato anche con le tasse italiane, e ha ironizzato dicendo che se “a questi signori piacciono tanto rom e clandestini, se li portino tutti a Strasburgo”. Salvini ha accusato l’ente di attaccare in modo vergognoso le forze dell’ordine italiane, che a suo parere svolgono un ruolo essenziale nella tutela del Paese.

Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è unito alla difesa delle forze di polizia, esprimendo al Capo della polizia, Vittorio Pisani, “stupore” per le affermazioni dell’ECRI e ribadendo “stima e vicinanza” alle forze dell’ordine. Mattarella ha sottolineato come le forze di sicurezza italiane siano fondamentali nel mantenere l’ordine e la sicurezza nel Paese.

Le reazioni del centrodestra
Il centrodestra si è schierato compatto contro le critiche mosse dall’ECRI. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha chiesto che il Consiglio d’Europa presenti le sue scuse, elogiando le forze di polizia come un “baluardo essenziale” per la sicurezza dei cittadini italiani, a prescindere dalla loro nazionalità.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha definito “inaccettabile” che un’organizzazione internazionale insulti uomini e donne che ogni giorno mettono a rischio la loro vita per proteggere i cittadini.

Il PD e la critica all’approccio del Governo
Di tutt’altro parere è stato il Partito Democratico (PD), che ha preso le difese del rapporto dell’ECRI. Sandra Zampa, vicepresidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa, ha sottolineato la serietà delle problematiche sollevate nel documento. Secondo Zampa, “i problemi che il rapporto indica sono seri e gravi” e vanno affrontati con il rispetto che meritano, senza polemiche strumentali. Ha aggiunto che il rapporto non accusa le forze dell’ordine di razzismo, ma sollecita l’abbandono di pratiche come la profilazione razziale, criticando il clima xenofobo crescente nel Paese.