Un uomo è stato arrestato a Torre del Greco con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, l’arrestato avrebbe ripetutamente minacciato un imprenditore locale, anche con l’uso delle armi, per costringerlo a consegnare una tangente di 5.000 euro, necessaria per poter continuare la sua attività lavorativa.

Le Indagini e L’Arresto
I fatti risalgono allo scorso giugno, quando l’uomo avrebbe iniziato a intimidire l’imprenditore, imponendogli la somma di denaro come “pizzo” per evitare ripercussioni. Le indagini, condotte dagli agenti del Commissariato di Torre del Greco, hanno portato alla raccolta di prove sufficienti a richiedere l’intervento della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli.

Su richiesta della Dda, il Giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Gli inquirenti ritengono che l’uomo abbia agito utilizzando un metodo mafioso, basato sulla paura e sulle minacce, per esercitare pressione sull’imprenditore e garantirsi il pagamento della somma.

Metodo Mafioso e Reato di Estorsione
L’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso implica che le minacce non siano state semplicemente di tipo personale, ma connesse a modalità tipiche delle organizzazioni criminali, creando un clima di intimidazione per estorcere denaro. Questo aggrava notevolmente il reato, richiedendo un intervento tempestivo per tutelare la vittima e prevenire ulteriori episodi di violenza.